Cronaca

B&b evadono il fisco per oltre tre milioni di euro

Oltre al pernottamento offrivano escursioni e attività di ristorazione per poi nascondere i loro reali ricavi all'erario

Oltre 3,5 milioni di euro non dichiarati al fisco, circa 600mila euro di Iva evasa da gestori di bed & breakfast e affittacamere irregolari. E' questo il bilancio dell'attività di controllo sviluppata tra il 2016 e il 2017 dalla guardia di finanza, nell’ambito dell’operazione Mirandolina, volta a contrastare il fenomeno dell'evasione, dell'abusivismo e del sommerso nel settore turistico-ricettivo. 

Nel mirino dei controlli sono finiti affittacamere e bed & breakfast del centro città e della provincia che, da una analisi delle offerte pubblicizzate su piattaforme online di settore, le fiamme gialle hanno scoperto avere avere posizioni fiscali anomale.

Sfruttando impropriamente la veste di strutture ricettive non professionali, queste strutture hanno goduto di un trattamento tributario più mite rispetto a quello riservato alle strutture cosiddette professionali e hanno occultato all’erario ricavi per oltre 3 milioni di euro. Nel corso delle attività è stato infatti appurato che l'attività ricettiva avveniva in maniera non occasionale e con una organizzazione tale da rendere l'esercizio una vera e propria attività d'impresa.

In un palazzo storico del centro di Pisa, ad esempio, le fiamme gialle hanno scoperto un affittacamere dotato di 12 stanze da letto, il doppio rispetto a quanto consentito dalla normativa che disciplina questo tipo di attività.

Alcune di queste strutture offrivano inoltre ai loro clienti servizi extra come escursioni, convenzioni con stabilimenti balneari e attività di ristorazione, oltre a un numero di posti letto superiore a quello dichiarato. Situazioni talvolta aggravate anche dalla presenza di personale non regolarmente assunto.