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Agli Arsenali gli scatti che hanno fatto la storia

Inaugurata la mostra con le mitiche fotografie di Steve McCurry: oltre 90 gli scatti esposti, che rimarranno visitabili sino al 7 Aprile

L'assessore Bedini e il sindaco Conti alla mostra agli Arsenali

Com'era stato annunciato, il 2024 si è aperto agli Arsenali Repubblicani con la mostra "Icons", dedicata all'arte fotografica di Steve McCurry, report statunitense che con i suoi scatti ha segnato la storia.

La mostra, organizzata da Artika e con oltre 90 capolavori in esposizione, ripercorre le grandi tematiche e i più incredibili scenari incontrati da McCurry nel corso della sua attività e lo farà sino al 7 Aprile. La curatela è di Biba GiacchettiDaniel Buso.

"Siamo molto soddisfatti di ospitare questa mostra straordinaria - ha dichiarato l'assessore Filippo Bedini - la scelta di Pisa da parte degli organizzatori dimostra che quando si riesce a mettere a disposizione uno spazio bello e accogliente si ottengono risultati prestigiosi. Siamo sicuri che la mostra sarà un successo e che innalzerà il livello dell'offerta culturale della nostra città sia per i residenti che per i turisti".

"Steve McCurry è un maestro della fotografia e quelle che vediamo sono opere d'arte, per la maggior parte realizzate tra gli anni Ottanta e Novanta in regioni del mondo, come l'India, il Pakistan e l'Afghanistan, che all'epoca non erano conosciuti e fotografie da questi luoghi erano rarissime - ha aggiunto - McCurry ha avuto la capacità di fermare immagini molto diverse da quelle di oggi, che fanno trasparire vite, sofferenza, gioia, contraddizioni".

Il percorso espositivo vuole essere un viaggio privo di coordinate limitanti. Essendo una mostra rigorosamente a colori, non ci sono le prime foto del 1979, quando il fotografo visitò il paese clandestinamente al seguito dei mujahidin. Agli Arsenali si parte dal 1992 con un ritratto inedito di Kabul, città martoriata da oltre 15 anni di conflitto, per poi arrivare anche in altri luoghi del mondo come, tra gli altri, Sri Lanka, Papua Nuova Guinea, Yemen e il Kashmir.