Politica

Agrivoltaico, il M5S contro il progetto

La candidata Zuccaro a Asciano critica l’impianto da 116 ettari: "Transizione ecologica sì, ma senza consumo di suolo agricolo".

Si accende il dibattito sul progetto agrivoltaico da 116 ettari che riguarda Asciano e l’area dell’Acquedotto Mediceo. La candidata del Movimento 5 Stelle alle regionali nella circoscrizione di Pisa, Elisabetta Zuccaro, ha partecipato all’incontro pubblico dedicato alla tutela del territorio e ha ribadito la sua posizione, "No a progetti calati dall’alto, sì a una transizione ecologica che valorizzi il territorio".

Secondo Zuccaro le criticità emerse durante l’incontro non possono essere ignorate, "Le voci dei cittadini intervenuti, insieme alle osservazioni del Gruppo Territoriale M5S Area Pisana e Lungomonte Pisano, hanno tracciato con chiarezza le criticità del progetto agrivoltaico da 116 ettari: un impianto che rischia di compromettere il paesaggio, la vocazione agricola e la qualità della vita del territorio. Mi riconosco in queste preoccupazioni e ritengo che debbano essere ascoltate con la massima attenzione".

La candidata ha poi aggiunto, "Ho apprezzato anche il richiamo dell’amministrazione comunale alla difesa del paesaggio, ma credo sia necessario fare un passo in più a livello regionale: le energie rinnovabili sono fondamentali, ma vanno collocate dove non consumano suolo agricolo e non cancellano la bellezza di beni culturali e storici come l’Acquedotto Mediceo. La Regione deve puntare su aree industriali dismesse, parcheggi, capannoni e superfici già compromesse. L’agrivoltaico deve essere integrazione con l’agricoltura, non sostituzione".

Infine, Zuccaro ha sottolineato il bisogno di un maggiore coinvolgimento delle comunità locali, "La mia proposta è rafforzare il ruolo dei Comuni nella pianificazione, definire con precisione le aree idonee e garantire processi decisionali trasparenti e partecipati. Da candidata del Movimento 5 Stelle mi impegno a portare in Regione questa voce: quella dei cittadini, che chiedono una transizione ecologica giusta e rispettosa del territorio, non speculazioni calate dall’alto"