Attualità

Al Buonarroti si riflette “oltre il voto”

Docenti e ricercatori a confronto sui nuovi metodi di valutazione formativa. Il 30 Ottobre il primo incontro con esperienze da tutta Italia

Il Liceo “Filippo Buonarroti” di Pisa apre una riflessione sul modo di intendere la scuola e la valutazione. Giovedì 30 Ottobre, a partire dalle 14.30, nell’aula magna dell’istituto si terrà il primo incontro del convegno “Oltre il voto. Altre prospettive di valutazione”, un appuntamento pensato per offrire ai docenti nuovi strumenti e orizzonti educativi in un contesto sociale e culturale in continua trasformazione.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra alcuni insegnanti del Liceo, punta a esplorare il tema della valutazione formativa, un approccio didattico che sostituisce il tradizionale voto numerico con un giudizio descrittivo e con attività di autovalutazione, valorizzando il percorso di crescita dello studente più che la singola prova.

I relatori del primo incontro saranno Ludovico Arte e Luisa Bianchi, rispettivamente dirigente e docente dell’Istituto Tecnico Marco Polo di Firenze, e Ernestina Morello, insegnante dell’IIS “Luxemburg-Copernico” di Torino e autrice del volume “La scuola non è un mercato di voti”. A chiudere la giornata sarà Ilaria Vaglini, docente e ricercatrice pisana esperta di neuroscienze applicate all’educazione.

Il secondo appuntamento è previsto per il 25 Novembre e vedrà la partecipazione di Cristiano Corsini, docente di pedagogia sperimentale dell’Università Roma Tre e autore del libro “La valutazione che educa”. Insieme a lui interverranno Donata Foà e Nella Lucia Zini, figure storiche legate alla nascita del Buonarroti, in un simbolico passaggio di testimone nella ricerca didattica.

Come ha spiegato la scuola in una nota, "l’obiettivo è quello di “creare un momento di confronto reale tra esperienze scolastiche diverse, mantenendo viva la vocazione sperimentale del nostro liceo e rispondendo ai cambiamenti culturali dei ragazzi di oggi”.

Da gennaio partiranno anche laboratori di ricerca-azione, per tradurre le riflessioni del convegno in pratiche educative concrete. “È un’occasione importante per costruire una scuola che non si limiti a misurare, ma che accompagni i giovani nella scoperta di sé e del mondo”.