Dopo quasi un decennio di silenzio discografico, Alberto Nelli torna con “Sono mica cattivo”, il nuovo singolo uscito il 19 Settembre su tutte le piattaforme digitali. Un brano diretto, “sfacciatamente intimo” come lo definisce lui stesso, che riporta al centro la scrittura artigianale e il rock cantautorale con sfumature anni Novanta. Un ritorno che anticipa l’album “Distinto”, annunciato in esclusiva su Qui News Pisa, previsto per il 21 Dicembre, “una data speciale – spiega Nelli – scelta perché mio padre avrebbe compiuto 90 anni”.
Nelli, in questi giorni sta presentando il suo nuovo singolo, ma tra non molto uscirà anche il suo nuovo album, ci può dire di più?
“Si chiamerà “Distinto”, una parola scritta in maniera che sia doppiamente leggibile, di pancia, "d'istinto". Uscirà il 21 Dicembre perché mio padre avrebbe compiuto 90 anni e uscirà contemporaneamente la canzone che ho scritto per lui. A Novembre ci sarà il secondo singolo, ma l’album uscirà prima di Natale e sarà proprio dedicato a lui”.
È un disco dedicato interamente a suo padre?
“Il disco è dedicato a mio padre. È per questo che ho deciso di uscire a Dicembre con quella data in particolare”.
Perché tanto tempo di pausa dalla scena?
“Non ho mai smesso di scrivere, ho continuato come autore, ma sono stato un po’ fermo in prima persona perché negli anni precedenti ho avuto incomprensioni con etichette e produttori che cercavano di indirizzarmi verso le mode del momento o scelte che comunque non sentivo davvero mie. Io invece ci tenevo a fare la mia musica. È il primo disco che mi autoproduco, perché ho deciso di fare una cosa tutta mia al 100%”.
Musicalmente come sarà “Distinto”?
“Ogni pezzo avrà le sue atmosfere, i suoi testi, i suoi argomenti e le sue sonorità. Si passa dal primo singolo, che è più rock ed elettronico, alla musica folk e d’autore. Ognuno di noi ha varie facce, stati d’animo e momenti. Con questo disco ho raccontato tante piccole parti di Alberto. Ho pensato di accompagnare ogni messaggio con la musica e gli arrangiamenti che secondo me le rendevano maggiore onore. Allo stesso tempo, però, sono rimasto coerente con la mia identità artistica e il mio “marchio di fabbrica”, che sono sempre lì e si ritrovano anche in questo nuovo disco.
Com'è cambiato in questi dieci anni, da "Pisa Grande Amore"?
“Oggi il mondo della musica è fatto di visualizzazioni e algoritmi. Io me ne sono fregato di tutto e di tutti. Si dà più spazio ad altre cose e si perde il succo, che sarebbe la musica. Con “Pisa grande amore” è stata la gente a dare notorietà alla canzone. Io l’ho scritta come avrei scritto una canzone d’amore per una persona, ma l’ho dedicata a Pisa e al Pisa. Non è un inno, ma lo è diventata così per molta gente e questo è stato gratificante”.
A proposito di questo, le devo chiedere cosa pensa dell’inno di Bocelli per il Pisa? Non ritiene che ci sia poca "pisanità" nel suo pezzo?
“Bocelli è un artista internazionale, forse il più famoso al mondo. La società è stata brava a scegliere un testimone come lui per festeggiare il ritorno in Serie A. Anche secondo me, c’è poco forse di Pisanità. È un inno, anche la musica, con le sue sonorità ricorda proprio un inno. Bocelli ha una bellissima voce e canta molto bene, ma anche io, da pisano, non mi ci riconosco appieno. Però mi è dispiaciuto comunque sentire qualche fischio allo stadio. Ripeto, può piacere o non piacere, ma ad ogni modo dovrebbe essere un orgoglio avere un artista del genere che canta per il Pisa”.
E il nuovo singolo “Sono mica cattivo”?
“Per me è un inno alla libertà. Si ritorna al discorso del disco e dell’autoproduzione, perché è un invito a essere sé stessi, ad accettarsi per quello che siamo, a ignorare le opinioni degli altri e a non avere paura di rischiare. È un inno all’individualità e alla libertà di esprimersi senza aver paura dei giudizi della gente”.
Nelli, classe 1979, ha iniziato con i DIVINA firmando nel 2005 il primo contratto discografico con Camarecords. Da “Amanti isterici” a “Il senso e l’idea”, la band ha calcato palchi prestigiosi come l’Arena di Verona, il Rolling Stones di Milano, il Lucca Summer Festival, il Giffoni Film Festival e Radio Italia Live. In parallelo, ha collaborato come chitarrista con Gianluca Grignani e Irene Grandi e scritto brani per interpreti come Luca Napolitano e Sarah Jane Olog. Dal 2013 ha intrapreso la carriera solista, pubblicando l’album “Sembra ieri” e componendo “Pisa grande amore”, diventata un inno spontaneo della tifoseria nerazzurra. Finalista a Musicultura 2019 con “Elena”, nel 2020 ha ricevuto il riconoscimento “Pisano D.O.C.” per meriti artistici e umani.
Oggi torna con un progetto completamente autoprodotto, che definisce “un viaggio dentro sé stesso”.