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Ampliamento di Camp Darby, nuovi sviluppi

L’assessore regionale Grieco risponde in aula in merito al consolidamento delle infrastrutture della base americana

Parere sostanzialmente positivo dalla Regione al progetto di ampliamento della base di Camp Darby a condizione che vengano acquisiti i necessari contributi, pareri, nulla osta e autorizzazioni previsti dalla normativa vigente. Lo ha riferito in aula l’assessore regionale Cristina Grieco, leggendo la risposta dell’assessore Vincenzo Ceccarelli all’interrogazione di Sì-Toscana a sinistra sul potenziamento delle infrastrutture della base americana finalizzato ad uso militare.

Nella risposta si elencano i soggetti a cui riferirsi: l’Autorità di Bacino del fiume Arno per gli aspetti idrogeologici e idraulici; l’Ente parco di Migliarino San Rossore per la valutazione di incidenza; la Soprintendenza Belle Arti e paesaggio di Pisa e Livorno per il vincolo paesaggistico e terna, la Rete elettrica nazionale e la Società del canale Navicelli per eventuali interferenze con la rete ferroviaria. “L’intervento – ha osservato ancora l’assessore Grieco nella risposta in Aula – non costituisce installazione di nuovi insediamenti o apparati militari di particolare importanza, in questo caso il progetto ha sostanzialmente valenza sulla logistica di una base già esistente”.

“Resto basito – ha dichiarato nella replica in Aula Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) – perché la Giunta era a conoscenza di questo progetto da un anno, ma non è stata detta una parola in merito, giustificando il silenzio con il fatto che si tratta di un’opera militare”. “Credo – ha aggiunto il capogruppo – che questo silenzio segni una grave corresponsabilità su un progetto che è un potenziamento della base militare. L’obiettivo è quello di accrescere il numero e la frequenza dei carichi di armi in arrivo e in uscita da Camp Darby verso teatri di guerra. È un’opera in contrasto con la Costituzione, con il piano territoriale del parco di San Rossore. Non si deve permettere di investire per potenziare questa base militare straniera”.