Dopo gli scontri tra tifosi del Pisa e del Verona, il Siulp-Pisa rompe il silenzio e punta il dito contro la Questura e la politica. Un comunicato firmato dalla segretaria provinciale Lara Biagini parla senza giri di parole di una situazione "insostenibile", segnata da errori organizzativi, carenze strutturali e promesse mai mantenute.
“Spot elettorali? No grazie. I pisani hanno bisogno di fatti, non di propaganda” si legge nella nota. “La Questura di Pisa è in notevole insofferenza e gli scontri in occasione delle partite e delle ultime manifestazioni ne sono la testimonianza. L’organizzazione dei servizi non riesce più a riproporre quelle procedure che in passato consentivano di intercettare manifestanti e tifosi, onde evitare quanto accaduto a Pisa.”
Un attacco diretto anche alla gestione degli ultimi mesi, tra tensioni nelle piazze e violenze legate alle partite del Pisa. “Abbiamo assistito ai cori fascisti sotto la Torre, alla guerriglia tra pisani e fiorentini e in ultimo agli scontri tra pisani e veronesi che hanno creato il panico tra i cittadini. Tutto questo va frenato con più uomini in modo stabile alla Questura, ma anche con organizzazioni più attente e rispondenti alle criticità che abbiamo riscontrato.”
Per il sindacato, la causa principale resta la cronica carenza di organico. “Nonostante il nostro continuo grido di allarme, si continua a rispondere con slogan e promesse. Qualcuno ha chiamato in causa il Ministro Piantedosi e il sottosegretario Molteni annunciando rinforzi immediati, ma al momento i soli dati concreti parlano di 25 mila euro stanziati per il progetto ‘Scuole Sicure’. Cifre irrisorie con cui si pretende di risolvere i problemi di videosorveglianza, straordinari e assunzioni.”
Il Siulp evidenzia come la Questura “non riesca più ad affrontare i sempre più numerosi servizi di ordine pubblico”, aggravati dal ritorno del Pisa in Serie A. “La coperta corta è diventata cortissima – ha scritto Biagini – e il continuo impiego di personale d’ufficio per garantire i servizi di piazza dimostra che la situazione è al limite.”
Il sindacato chiede un intervento strutturale, non soluzioni temporanee, “Non servono aumenti di personale una tantum, ma un potenziamento stabile attraverso l’innalzamento di fascia della Questura. Basta con i doppi turni e le soluzioni improvvisate. Chiediamo fatti, non slogan.”
Il Siulp annuncia anche un sit-in pubblico dal titolo “Pro-Pol”, con una raccolta firme da inviare al Ministro dell’Interno e al Presidente del Consiglio. “Vogliamo una Questura che non sia di serie B, ma che abbia le risorse necessarie per garantire la sicurezza dei pisani. A chi oggi si erge a difensore delle forze dell’ordine chiediamo una sola cosa: portate soluzioni concrete, non promesse da campagna elettorale.