Attualità

Anche la Cgil contro la rimozione dell'edicola

Il sindacato si unisce a Libera e alle altre associazioni che hanno protestato per la rimozione da Borgo dell'edicola che fu confiscata alla mafia

"L'edicola della Legalità" in un deposito comunale

L'edicola di Borgo Stretto simbolo a Pisa della lotta alla mafia, chiusa da tempo e rimossa dal Comune senza preavviso, è finita in un deposito comunale. A riferirlo l'associazione Libera di Pisa, che ha trovato l'edicola e diffuso le foto.

Mentre il consigliere di opposizione Ciccio Auletta (Bene in Comune) ha sollecitato gli uffici affinché comunali forniscano tutti gli atti con cui si è assunta la decisione di rimuovere l'edicola, Cgil Toscana e Cgil Pisa si uniscono oggi a Libera e a quanti in questi giorni hanno protestato per la rimozione.  

"L’anno nuovo è iniziato con un pessimo atto compiuto dall’Amministrazione Comunale di Pisa con la rimozione nottetempo dell’edicola di Borgo Stretto, simbolo di legalità in quanto bene confiscato alla mafia" si legge in un documento firmato da Maurizio Brotini, segretario Cgil Toscana, Giuliana Mesina, Coord. Dip. Legalità Cgil Toscana, Mauro Fuso, segretario generale Cgil Pisa e Tania Benvenuti, segretaria Cgil Pisa.

"Una scelta da condannare, sia nel metodo, che nel merito - hanno commentato i quattro sindacalisti -: si è scelto di agire senza informare le tante associazioni ed istituzioni cittadine che si erano adoperate a difesa dell’edicola in quanto portatrice di valori che dovrebbero essere patrimonio comune. Ricordiamo, inoltre, che i beni confiscati alla criminalità in base alla legge 109/96 devono essere riconsegnati per uso sociale alla collettività tramite lo Stato, che è parte attiva di questo percorso. A chi parla di quell’edicola come “carcassa di ferro degradato” è bene ricordare l’impegno assunto pochi mesi fa dal Sindaco Michele Conti, nell’occasione del conferimento a Don Luigi Ciotti della Laurea Honoris Causa, ad attivarsi per il mantenimento di quel presidio, simbolo della lotta alla mafia. La Cgil ritiene fondamentale ripristinare l’edicola, ben visibile come è stata fino ad ora, così da rappresentare simbolicamente l’impegno a combattere ogni forma di illegalità criminale ed in particolare di quella organizzata, sia nella società, che nelle istituzioni".