Il servizio antivirus del Comune di Pisa è finito al centro della polemica politica. Da una recente determina dell’ufficio dei servizi informatici emerge che la protezione informatica dell’ente è affidata a Cynet, multinazionale a guida israeliana con una delle sedi principali nello Stato di Israele. Il contratto ha un valore di 32 mila euro per 12 mesi.
Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in Comune, ha depositato un question time che verrà discusso giovedì 18 settembre in Consiglio comunale. "Abbiamo così depositato un question time che si discuterà nella seduta di giovedì 18 settembre per chiedere al Sindaco e alla Giunta se è intenzione della amministrazione comunale interrompere questo rapporto economico e commerciale" ha spiegato Auletta.
Il consigliere ha richiamato anche il pronunciamento della Corte Internazionale di Giustizia del 26 gennaio 2024, "Con l’ordinanza cautelare resa nell’ambito della controversia Sudafrica c. Israele, ha accertato l’esistenza di rischio imminente di genocidio e quindi ha sollecitato la responsabilità degli altri Stati parte della Convenzione per la prevenzione e la repressione del genocidio, fra cui l’Italia".
Per Auletta, questa vicenda si collega alla mozione di iniziativa popolare presentata da Pisa per la Palestina e respinta lo scorso luglio. "Il nostro question time si ricollega così e rilancia i contenuti della mozione che chiedeva alla amministrazione comunale di interrompere eventuali rapporti o contratti in essere con aziende israeliane" ha detto.
Il consigliere ha poi ricordato anche la seconda commissione di controllo e garanzia sui rapporti tra Farmacie Spa e aziende israeliane come Teva. "Riprendiamo così i lavori del consiglio comunale mettendo al primo posto il genocidio del popolo palestinese" ha aggiunto, spiegando che nelle ultime conferenze dei capigruppo erano state chieste priorità per tutte le mozioni sulla Palestina, poi respinte dalla maggioranza.
"Giovedì 18 settembre il sindaco Conti sarà però costretto a rispondere al nostro question time. Crediamo fortemente che tutte le nostre forze debbano in primo luogo essere impiegate per fermare il genocidio del popolo palestinese e siamo pronti a farlo nelle piazze, nei porti, nelle stazioni, nelle scuole, in ogni altro luogo di vita e di lavoro e per tutto quello che ci sarà possibile anche dentro il Consiglio Comunale" ha concluso Auletta