Politica

Mazzeo, tre anni di mandato guardando al futuro

Oltre 300 persone all’iniziativa organizzata dal consigliere regionale del Pd insieme ai quattro presidenti di Commissione. Tanti i temi affrontati

Il consigliere regionale del Partito democratico Antonio Mazzeo ha salutato i suoi tre anni di mandato con un evento in via delle Colombaie che ha visto la partecipazione di circa 300 persone, tra cui tanti sindaci e amministratori. Una serata che, oltre a guardare al lavoro fatto, è stata occasione per parlare del presente e del futuro della provincia e della Toscana.

“Giorno dopo giorno - è stato il messaggio lanciato da Mazzeo - vediamo tutta l’inadeguatezza e l’approssimazione del governo cittadino e di quello nazionale. In campagna elettorale hanno promesso di tutto e di più ma alla prova dei fatti non stanno realizzando niente. Da Roma hanno scippato a Pisa decine di milioni di euro sul bando periferie per riqualificare la stazione, non sappiamo se e quando saranno restituiti alla città e il sindaco Conti è l’unico a non aver mai detto mezza parola. Sui vaccini hanno detto no, poi sì, poi forse lasciando nella più totale approssimazione le scuole del territorio e solo grazie alla legge che abbiamo voluto e approvato in Consiglio Regionale abbiamo dato loro certezze e rimesso la scienza e la salute dei nostri bambini al primo posto". 

"Hanno approvato un decreto chiamato ‘dignità’ - ha proseguito il consigliere Pd - che ha avuto come effetto il licenziamento di migliaia di giovani e vogliono uno Stato che offra sussidi mentre noi rivendichiamo la centralità del lavoro e di contratti dignitosi. Sulle infrastrutture c’è un ministro che sta bloccando tutto, cosa aspetta il sindaco a chiedergli conto delle tante progettualità già finanziate che riguardano lo sviluppo di Pisa? Parliamo di questi temi. Il loro obiettivo è spostare l’attenzione dai loro fallimenti mentre noi vogliamo sfidarli sul terreno della concretezza. Pretendiamo risposte, se sono in grado di darle, perché non possono continuare a lungo a prendere in giro i cittadini pisani”.

Per la serata Mazzeo ha voluto accanto a sé i quattro presidenti di Commissione in Consiglio Regionale Giacomo Bugliani (affari istituzionali), Gianni Anselmi (lavoro, attività produttive, cultura e turismo), Stefano Scaramelli (sanità) e Stefano Baccelli (ambiente e infrastrutture). 

“La politica deve essere prima di tutto ascolto e confronto diretto – ha spiegato Mazzeo – e se il PD vuole davvero dare avvio a una fase nuova deve smettere di parlare solo di nomi e di se stesso e tornare a guardare fuori, a tutti quei mondi con cui il legame in questi anni si è invece allentato. Stasera abbiamo fatto questo: ci siamo messi a disposizione ognuno per le proprie competenze chiedendo ai cittadini di dar voce alle loro richieste e alle loro domande. Dall’inizio del mio mandato ho sempre pensato che deve essere la politica ad andare dai cittadini, non viceversa. Ed è quello che continuerò a fare costantemente su tutto il territorio pisano”.

Molti i temi che sono stati sollevati nel corso della serata dall’ambiente alla scuola, dalle infrastrutture alla sanità (con una presenza molto nutrita in platea di professionisti e operatori del settore) dove ad essere sottolineati con forza sono stati due temi in particolare, così riassunti da Mazzeo: “In primo luogo la volontà di investire sulle eccellenze presenti sul territorio a partire dal centro trapianti di fegato. Non solo resterà a Pisa ma sarà potenziato anche in termine di formazione e presenza di professionisti. Poi la questione delle liste di attesa: stiamo approntando il piano perché possano essere abbattute garantendo alcune prestazioni anche la sera dopo cena e il sabato così da offrire sempre più servizi di qualità in modo più rapido”.

Durante la serata spazio anche per la solidarietà: Mazzeo ha chiesto di sostenere il progetto di ricerca neuro oncologica dedicato alla memoria di Maria Sole Marras, la figlia del capogruppo PD in Consiglio Regionale scomparsa a soli 8 anni, e i soldi raccolti sono stati immediatamente devoluti alla Fondazione Meyer.