L’Azienda ospedaliero-universitaria pisana ha ricevuto il riconoscimento di “Ospedale amico delle bambine e dei bambini” da parte dell’Unicef, a coronamento di un lungo percorso di formazione e assistenza dedicato alla promozione dell’allattamento e della genitorialità. La cerimonia ufficiale si è svolta oggi a Pisa, con la partecipazione della dirigenza dell’Aoup e dei rappresentanti Unicef.
“L’Aoup ha meritato questo riconoscimento perché ha dimostrato un alto livello di attenzione verso le madri, i neonati e le loro famiglie”, ha dichiarato Carmela Pace, presidente di Unicef Italia. “Le madri hanno espresso grande apprezzamento per il supporto ricevuto, e il personale sanitario si è distinto per competenza e sensibilità, in linea con le indicazioni dell’Oms e dell’Unicef e con l’articolo 24 della Convenzione sui diritti dell’infanzia”.
L’Unicef ha condotto una valutazione approfondita nei reparti dell’ospedale, intervistando 33 madri in degenza, 9 madri di bambini ricoverati in terapia intensiva e 23 donne in gravidanza. Sono stati osservati i protocolli seguiti dal personale e la qualità dell’assistenza offerta. Tra i punti di forza individuati, spiccano il rispetto del Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno, la presenza di una “Family Room” per l’accoglienza dei familiari e il contributo dell’ospedale in situazioni di emergenza con l’attività di un ospedale da campo.
“Questo risultato arriva dopo un lavoro intenso e un impegno costante da parte di tutte le componenti aziendali”, ha dichiarato la direttrice generale dell’Aoup, Silvia Briani. “Ricevere il riconoscimento Unicef è motivo di grande soddisfazione, soprattutto perché si inserisce in un percorso più ampio che ha già portato alla certificazione di genere del nostro ospedale. Sono tasselli importanti che migliorano la qualità delle cure e l’accoglienza dei pazienti, oltre a contribuire al benessere lavorativo degli operatori”.
Il programma Baby-friendly initiatives (Bfi) dell’Unicef, che l’Aoup ha ora ufficialmente adottato, si basa su buone pratiche consolidate per proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento materno, garantendo al tempo stesso un adeguato supporto alle madri che non allattano. In Italia, fanno parte di questo circuito 36 ospedali, 11 comunità e 4 corsi di laurea dedicati, oltre a oltre 1.100 Baby Pit Stop, spazi attrezzati per l’allattamento e la cura del bambino fuori casa.