Il personale di Apes, la società pisana che si occupa della gestione del patrimonio d’edilizia residenziale pubblica, ha dichiarato lo stato di agitazione in risposta al totale rifiuto da parte dell'azienda di soddisfare richieste considerate ormai indispensabili.
Come evidenziato dai rappresentanti sindacali Riccardo Cini, Anna Maria Fulciniti e Francesca Verdi, da oltre due anni è in corso un confronto su vari punti cruciali per migliorare le condizioni lavorative e il benessere del personale, come il welfare aziendale, l’aumento dei buoni pasto e lo smart working.
Ma, nonostante le richieste, l'azienda avrebbe proceduto con assunzioni senza considerare l’organizzazione aziendale esistente, mantenendo bassi i buoni pasto e rifiutando il lavoro da remoto, che, seppur considerato applicabile da Apes, dichiara di non essere in grado di calcolarne i benefici, disattendendo gli impegni assunti in delegazione del Maggio 2023.
Inoltre, la Rsu ha sottolineato le inadeguatezze e i problemi riguardo la nuova sede aziendale: spazi inadeguati per il carico e scarico merci, mancanza di parcheggi e difficoltà di accesso per l'utenza, considerando che la sede si trova in zona a traffico limitato.
Tutte queste problematiche sono state inoltrate anche alla Prefettura di Pisa di fronte al viceprefetto Concetta Barbara Pugliese, dove la direzione di Apes ha nuovamente respinto le richieste del personale. Di conseguenza, il personale ha deciso di proseguire lo stato di agitazione e di informare l'opinione pubblica e i sindaci dei comuni del Lode Pisano sulla situazione critica riguardo la gestione del personale, che rischia di compromettere la qualità dei servizi erogati.