Attualità

Appello per salvare le "Case delle Fate"

Gli Amici di Pisa contro l'ipotesi di demolizione delle costruzioni di Marina: "Sì al restauro ed alla vendita vincolata, no a grette speculazioni"

Lo chalet verde di Marina di Pisa

Le ricorrenti voci sulla volontà dell’amministrazione comunale pisana di permettere che siano rase al suolo le “Case delle Fate” di via Flavio Andò, a Marina di Pisa - compreso lo chalet verde reso celebre dal film Lo chiamavano Bulldozer con Bud Spencer -, trovano la netta contrarietà dell'associazione Amici di Pisa, per la quale sono costruzioni "antiche" da tutelare. Lo spettro della demolizione si è fatto avanti in questi giorni, visto che il Comune di Pisa ha deciso di alienare questi beni.

"Abbiamo usato volutamente il termine “antiche” - ha sottolineato il presidente dell'associazione, Franco Ferraro - poiché per forgia, fattura e composizione sono beni irripetibili e irrinunciabili per la collettività che assurgono ad un significato ben superiore del concetto di “vecchie o macilente” che qualcuno vuol far passare. “Antico” non è “vecchio”: ben lo sanno i possessori di auto storiche le quali per diventare tali, sono state per un breve lasso di tempo “vecchie”, prima di diventare “antiche” e quindi meritevoli di protezione". 

"Le “Case delle Fate” sono senza dubbio bisognose di restauri - ha aggiunto Ferraro -. Ma la moderna edilizia, anche nel settore del legno da costruzioni, ha fatto prodigi. Pertanto, chiediamo un segnale di buona volontà che superi teorie “cassettiste” e speculative e si arrivi al vincolo architettonico delle “Case delle Fate” espressione di quella bellissima Marina di
Pisa che nasceva Liberty a fine ‘800. Lo stesso segnale di buona volontà che un domani ci dovrà essere per le case non ancora costruite in area porto di Boccadarno: non possiamo lasciare ai posteri bruttezze, ma proteggere il “bello oggettivo” (seppur stanchissimo) e promuoverne la sua diffusione per il nuovo da edificare”.

“In un recente intervento in occasione della laurea honoris causa a Liliana Segre - ha ricordato Ferraro -, il Sindaco di Pisa ha fatto un inciso che condividiamo appieno: “..Il compito delle Istituzioni è trasferire alle nuove generazioni, memoria di quel che accadde..” riferendosi alla immensa tragedia della Shoah. Questo concetto –nobilissimo - crediamo debba e possa essere esteso a tutto il lavoro che una Amministrazione Pubblica compie sul territorio amministrato: curare, sviluppare con sostenibilità, dare lavoro, tutelare le opere pregevoli".