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Archivio di Stato, un progetto per il rilancio

Lo spazio al primo piano di Logge di Banchi riprenderà vita con una sala multimediale per iniziative ed eventi: "Lavori al via entro la fine del 2024"

La sala dell'Archivio di Stato

Per l'Archivio di Stato sono in programma interventi di recupero architettonico. Lo storico edificio pisano, posto al primo piano di Logge di Banchi, ha aperto le proprie porte per accogliere i visitatori e in vista, appunto, di un processo di recupero.

"Si tratta di uno spazio che per tanti anni è rimasto chiuso e tanti pisani che ogni giorno passano qui sotto non sanno cosa ci sia - ha detto il sindaco Michele Conti - ringrazio pertanto la direttrice dell’Archivio di Stato, che ha voluto avviare questo percorso che potrà riqualificare ancora un altro pezzo della città, che diventa accessibile a tutti e fruibile per manifestazioni, iniziative, eventi e mostre".

"Vogliamo restituire alla fruizione pubblica questa struttura così bella e identitaria per la nostra città - ha commentato la direttrice Jaleh Bahrabadi - uno dei luoghi più iconici del nostro paesaggio urbano che da generazioni accompagna la vita dei pisani. Si tratta di uno spazio che potrà essere utilizzato per iniziative pubbliche, in collaborazione con il Comune e le altre istituzioni cittadine. Entro Giugno 2024 contiamo di terminare la progettazione architettonica, e di poter avviare i lavori entro la fine del prossimo anno".

Il progetto di recupero, che prevede la creazione di una sala multimediale, è stato illustrato dall'architetto responsabile, Nicola Gallo. Nel salone centrale sarà anche ricostruita la volta su cui, un tempo, era dipinta una figura allegorica.

Le Logge dei Banchi furono fatte edificare dal granduca Ferdinando I dei Medici nel 1606. Dopo diversi interventi, venne creato l’Archivio di Stato che, dal 1865, è subentrato all’Ufficio dei Fossi. Fu inoltre collocata la scritta sul frontone "Regio Archivio di Stato", rimossa per lavori nel 1981 e riaffissa dopo 40 anni a inizio 2022 per volontà dell’amministrazione archivistica del Ministero della Cultura.

All’acquisto da parte dello Stato di Palazzo Toscanelli, attuale sede principale, seguì il trasferimento della sala studio e del patrimonio documentale esistente presso il nuovo immobile, mantenendo le Logge di Banchi come mero deposito di materiale. Adesso, su iniziativa dell’amministrazione archivistica del Ministero della Cultura, le Logge di Banchi si riaprono dopo quasi un secolo dalla loro chiusura al pubblico per presentare la nuova destinazione d’uso e la progettazione in corso.