Lavoro

Armi al Cargo Village, la Cgil stigmatizza

Il sindacato prende posizione dopo quanto denunciato dall'Usb. Fuso: "La Cgil di Pisa ribadisce la propria contrarietà alla guerra"

Il Cargo Village dell'aeroporto Galilei

"E' notizia ormai diffusa che attrezzature e dispositivi militari siano partiti nei giorni scorsi dal Cargo Village dell'aeroporto di Pisa - queste le parole di Mauro Fuso, segretario Cgil di Pisa -. Questo episodio si è verificato nel settore civile dell'aeroporto e pertanto da stigmatizzare con forza e, per quanto ci riguarda, non potrà né dovrà ripetersi, pur sapendo che l'infrastruttura aeroportuale è una infrastruttura militare".

"La vicenda ha visto l'istintiva opposizione dei lavoratori addetti - ha aggiunto Fuso -, a cui va tutta la solidarietà della Cgil. Si è trattato del rifiuto istintivo di maneggiare materiale bellico, evidenti strumenti di morte e tale reazione, assolutamente comprensibile e condivisa, è il frutto di una diffusa cultura della pace contro tutte le guerre".

Per questo la Cgil di Pisa "ribadisce la propria contrarietà alla guerra così come all'invio e all'utilizzo di armi e materiale bellico: è necessaria una ferma opposizione al massacro della popolazione inerme, dando continuità alle manifestazioni di queste ultime settimane". 

"Occorre riporre le armi - ha concluso Fuso -, non inviare materiale bellico, lavorare strenuamente e ad ogni livello per un cessate il fuoco immediato, per una tregua, fornendo aiuti umanitari e sostegno alle popolazioni in Ucraina e alle migliaia di pacifisti arrestati in Russia. Questa non è la guerra dei russi contro gli ucraini, ma la guerra di Putin e di un regime che disprezzano la democrazia e la libertà dei popoli".

L'Usb, lo ricordiamo, a seguito di quanto avvenuto all'aeroporto Galilei ha programmato per le 15 di sabato 19 Marzo, di fronte al Galilei, la manifestazione “Dalla Toscana ponti di pace non voli di morte”.