Cronaca

Arrestato studente ingegnere della marijuana

Fermato per un normale controllo, il giovane aveva con sé della droga. Nella sua casa altra marijuana e un kit per la coltivazione di tutto rispetto

La polizia, durante i controlli settimanali effettuati con l'ausilio degli uomini del reparto prevenzione crimine di Firenze, lo ha fermato martedì sera attorno alle 21 per un normale controllo in Corso Italia. Il giovane, però, si è presto innervosito, in particolare quando dalla centrale operativa hanno comunicato agli agenti che, su quello studente 28enne in ingegneria di origini venete che avevano davanti, risultava un precedente per possesso di droga ai fini di spaccio.

Da qui la perquisizione personale, che ha portato al rinvenimento di circa 40 grammi di marijuana, e la decisione di procedere anche alla perquisizione della sua abitazione, un appartamento condiviso con altri due studenti all'interno di una villetta di Porta a Lucca.

Entrati all'interno dell'immobile gli agenti si sono trovati di fronte a una vera e propria centrale della droga. Dentro a un frigorifero "a pozzetto" sono stati trovati numerosi barattoli contenenti marijuana considerata di alta qualità, per circa mezzo chilo, poi 1,5 grammi in sei pasticche di metanfetamine, coltelli, bilancini di precisione, 3400 euro in contanti e un'attrezzatura di tutto rispetto per la coltivazione della cannabis in serra: tubi per la ventilazione e la termo-induzione, timer, semi, fertilizzanti e concimi.

Secondo la prima ricostruzione fatta dagli agenti, lo studente in ingegneria aveva un vero e proprio "pollice verde", dedicandosi con meticolosità alla coltivazione della marijuana con una alto valore di Thc, che sarà comunque verificato nei prossimi giorni in laboratorio. Ancora da approfondire il giro del suo commercio, così come la posizione dei due coinquilini, non presenti al momento della perquisizione.

"Stiamo parlando di un giovane di buona famiglia - ha commentato il commissario capo della questura di Pisa, Fabrizio Valerio Nocita -, che niente ha a che vedere con gli spacciatori abituali, spesso extracomunitari indigenti spinti al crimine per necessità. Le attrezzature rinvenute, anche se smontate e acquistabili in rete, danno comunque prova di alta professionalità e meticolosità".

Giovedì sera il giovane è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e trasferito alla casa circondariale Don Bosco di Pisa. Nelle prossime ore l'udienza di fronte al gip per la richiesta di convalida.