Cronaca

Pedofilia, nuovo arresto per abusi su 6 minori

Altri gravi reati contestati, fra i quali violenza sessuale aggravata e continuata su minore, ad un settantenne già arrestato nell'Ottobre 2020

La Questura di Pisa

Questa mattina la Polizia di Stato di Pisa ha posto agli arresti domiciliari in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare un italiano settantenne, già arrestato nell'Ottobre 2020 con l’accusa di detenzione materiale pedopornografico, per l’ulteriore accusa di violenza sessuale aggravata e continuata su minore, produzione continuata di materiale pedopornografico, adescamento di minore continuata e interferenza illecita nella vita privata.

Gli agenti della Squadra Mobile di Pisa hanno raggiunto l’uomo alla sua abitazione, sottoponendolo nuovamente agli arresti domiciliari, in attesa di comparire davanti al Gip di Firenze per rendere l’interrogatorio di garanzia.

Per la Procura di Firenze l'uomo è un "pedofilo seriale": avrebbe commesso i reati ora contestati nei confronti di sei iscritti, al momento dei fatti minorenni, di una associazione di cui era presidente.

"Le indagini - hanno spiegato dalla Questura di Pisa -, durate quasi un anno, inizialmente coordinate dalla Procura della Repubblica di Pisa e poi trasferite, in ragione dei gravi reati contestati, alla Procura Distrettuale di Firenze, ed eseguite dalla Squadra Mobile pisana, hanno fatto luce sulla rete di relazioni che l’uomo avrebbe intrattenuto tra il 2015 e il 2020 con alcuni membri dell’associazione, relazioni subdole ad evidente carattere sessuale".

Fondamentale, per le indagini, il contenuto della chat di Whatsapp, Facebook e Instagram che l’uomo intratteneva con alcune ragazzine minori. "Il contenuto delle chat, dall'esplicito tenore sessuale - è stato spiegato -, hanno consentito agli investigatori della Squadra Mobile di Pisa di ricostruire il modus operandi dell’individuo che, attraverso lusinghe, complimenti inopportuni carpiva la fiducia delle minori inducendole, in alcuni casi riuscendovi, a compiere degli atti sessuali, approfittando anche del rapporto fiduciario intrattenuto con le stesse. In due circostanze gli approcci, da verbali, sono divenuti fisici, con palpeggiamenti delle parti intime delle vittime, mentre si trovavano nella palestra dell’associazione".

"In una circostanza, la più grave, l’adulto avrebbe finanche concesso con l’inganno la disponibilità del suo appartamento a due membri minorenni dell’associazione, consentendo loro di utilizzarlo per consumare un rapporto sessuale. L’indagato aveva nascosto all’interno della camera da letto delle microcamere nascoste (poi trovate e sequestrate dalla Polizia in sede di perquisizione nell’abitazione dell’uomo, nell’ambito della quale erano state trovati enormi quantitativi di materiale pornografico, oggetti sadomaso ed anche una pistola illegalmente detenuta), per riprenderli a loro insaputa durante l’atto sessuale, producendo così materiale pedopornografico. Decisiva, per la ricostruzione del quadro indiziario (sono sette i capi di imputazione), sono state, oltre all’analisi dei dispositivi elettronici e degli hard disk sequestrati, anche le coraggiose testimonianze delle vittime".