Politica

Articolo Uno rilancia l'azione su Pisa

Articolo Uno rilancia la propria azione sul territorio pisano e punta sui giovani eleggendo i nuovi coordinamenti, provinciale e comunale

Il nuovo coordinamento pisano di Articolo Uno

Articolo Uno ha presentato i nuovi coordinamenti, provinciale e cittadino, eletti nell'assemblea provinciale. 

I coordinatori, il crespinese Andrea Califano (dottorando di 27 anni) per il provinciale e il pisano Andrea Marchetti (35 anni, avvocato e ricercatore) per il cittadino, hanno evidenziato come il movimento sia impegnato in un'operazione di rinnovamento e ascolto: tra i componenti rientrano alcuni giovani che vogliono mettere a disposizione le loro forze e le loro competenze per "Tornare ad allacciare anche sul nostro territorio rapporti con associazioni, comitati, liste civiche e con molti cittadini delusi dall'attuale situazione politica e dallo sfarinamento complessivo delle forze della sinistra". 

Tra i nomi, Elisa Gini, diciannovenne di Pontedera, Virginia Volpi (22 anni) e Angelo Cuzzola (27 anni). 

"Le priorità in questo momento sono due - ha precisato Andrea Califano: allargare il più possibile l'interesse, il coinvolgimento e la partecipazione in vista del processo costitutivo di Liberi e Uguali, e iniziare a lavorare, soprattutto con l'ascolto di chi sul territorio si impegna nelle varie piccole e grandi situazioni problematiche, in vista delle elezioni amministrative del 2019, che riguarderanno alcuni importanti comuni della provincia in cui non vogliamo si ripeta quanto successo a Pisa". 

E qualche commento proprio sulle prime mosse della Giunta pisana lo ha rilasciato Andrea Marchetti: "Si è trattato di una falsa partenza: la destra aveva fatto una campagna elettorale tutta improntata sul cambiamento e sulla legalità, e a un mese dalle elezioni ci troviamo con una maggioranza bloccata per l’elezione di un presidente del consiglio comunale incompatibile e per la nomina, gravemente inopportuna, di un assessore coinvolto in una vicenda giudiziaria che vede vittima una donna e che si è conclusa con una condanna al risarcimento del danno. È piuttosto singolare parlare di rispetto delle regole e sicurezza se non sono per prime le istituzioni cittadine ad informare pienamente l’esercizio delle funzioni amministrative e l’attività politica in generale ai principi di trasparenza e legalità”.