Cronaca

"Atteggiamento impassibile e sguardo di ghiaccio"

Le cugine di Roberta, Marika Napolitano e Maria Ragusa, in tribunale come parte civile nel processo che vede imputato il marito della donna scomparsa

Antonio Logli

Prosegue la seconda udienza preliminare bis, iniziata questa mattina alle 9, che vede imputato Antonio Logli, accusato di aver ucciso la moglie Roberta Ragusa e di averne distrutto il cadavere, di fatto mai ritrovato.

Dopo la prima parte dell'udienza, durante la quale il procuratore Alessandro Crini ha chiesto per l'uomo il massimo della pena (30 anni che con lo sconto di un terzo per rito abbreviato diventerebbero 20), nel corso della giornata saranno ascoltati anche gli avvocati difensori di Logli, Roberto Cavani e Saverio Sergiampietri, che cercheranno di smontare le tesi accusatorie presentate in mattinata.

"Antonio Logli ha sempre mantenuto un atteggiamento impassibile - ha detto Marika Napolitano, cugina di Roberta Ragusa - e uno sguardo quasi di ghiaccio".

"Speriamo che finalmente Roberta abbia giustizia" ha aggiunto la donna.

Per quanto riguarda la richiesta di 20 anni di carcere avanzata dal procuratore "Non spetta a me giudicare la congruità della pena -ha commentato Maria Ragusa, anche lei cugina dell'imprenditrice di Gello scomparsa nel gennaio 2012- certo non saranno i vent'anni a restituirci Roberta".