Cronaca

Attore strangolato, la procura avvia le indagini

Tra la prima e la seconda rappresentazione Raphael Schumacher sarebbe rimasto solo. 4-5 minuti senza altri attori in scena, e senza spettatori

Una manciata di minuti che è bastata a trasformare lo spettacolo in tragedia. Cosa sia accaduto in quel frangente è ancora un mistero.

Mentre le condizioni dell'attore lombardo restano disperate, la procura apre un fascicolo per lesioni colpose contro ignoti. Le indagini si concentreranno anche sugli aspetti relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

"Allo stato non ci sono indagati", commentano il procuratore Alessandro Crini e il sostituto Giancarlo Dominijanni.

Dominijanni ha poi spiegato quanto risulta dalle prime testimonianze: "L'attore doveva recitare un monologo di pochi minuti incentrato sulle difficoltà dell'esistenza di un quindicenne che si concludeva con la simulazione di un'impiccagione. Il testo prevedeva un'interazione con lo spettatore e Schumacher, prima del tragico evento, lo aveva rappresentato senza problemi poco prima concludendolo appoggiando la testa dentro il cappio".

Tra la prima rappresentazione la replica, secondo quanto finora ricostruito dalla procura, sarebbero trascorsi non più di 4-5 minuti. "Quando la seconda spettatrice, la giovane neodottoressa che si è accorta di quanto accaduto, è arrivata davanti all'attore -dicono i magistrati- lui era appeso alla corda, tremante, e già in stato di incoscienza". 

 "Le uniche certezze che abbiamo - ha aggiunto Crini - riguardano le attuali condizioni del giovane: i danni cerebrali che ha subito sono compatibili con l'impiccagione e lo strangolamento ma non riconducibili a un eventuale malore che potrebbe averne provocato uno scivolamento e il successivo strangolamento con la corda".