"Il copione è sempre lo stesso: quando non hanno nulla da proporre, tirano fuori i migranti o i rom". Con queste parole Ciccio Auletta, consigliere comunale di Diritti in Comune, attacca frontalmente Angelo Ciavarella e la sua proposta di sgombero del campo rom di Coltano.
Secondo Auletta, l’intervento del "candidato vannacciano" rientra in una strategia politica "a corto di idee", dove il tema dell’ordine pubblico diventa strumento per coprire le responsabilità della destra e del Governo Meloni su ben altre emergenze, a partire da quella abitativa.
"Ciavarella ha parlato di refurtiva e legalità, ma la legalità si applica perseguendo i reati, non sgomberando intere famiglie", ha scritto Auletta in una nota. "Tutte le normative internazionali vietano di procedere a sgomberi senza soluzioni abitative alternative e dignitose".
Auletta ha poi ricordato che nel campo di Coltano vivono anche cittadini italiani, smentendo l’opposizione tra italiani e stranieri usata nei manifesti leghisti. "Le case popolari si assegnano con una graduatoria basata sui bisogni, non sulla nazionalità", ha spiegato, ricordando come "nel 2020 il tribunale di Pisa ha dichiarato incostituzionale il bando dell’amministrazione Conti perché discriminava gli stranieri".
Sul piano politico, Auletta ha denunciato i tagli del Governo Meloni, "Sono stati eliminati i fondi per il contributo affitti e per la morosità incolpevole. A pagarne il prezzo sono migliaia di famiglie, anche a Pisa, che si trovano senza casa e senza alcuna tutela".
Infine, Auletta ha definito le condizioni abitative del campo "fatiscenti e abbandonate", sottolineando come "le famiglie rom di Coltano vivano da decenni in Italia, in un contesto isolato e degradato che meriterebbe ben altre politiche".
"Serve una strategia di inclusione, non lo sgombero di chi è già ai margini", ha concluso