Politica

Auletta, "La Giunta esternalizza la cultura"

Diritti in Comune contesta l'attribuzione di funzioni culturali alla Patrimonio Pisa: "Pronto il trasferimento di beni culturali importanti"

L'ingresso di Palazzo Gambacorti

Dal progetto di Pisa Crea all'estensione delle competenze della Patrimonio Pisa. Il passaggio, cui ha accennato il sindaco Michele Conti a Dicembre, circa la possibilità che quest'ultima società in house del Comune possa essere il catalizzatore degli eventi culturali cittadini, non convince affatto Ciccio Auletta.

Il consigliere e capogruppo di Diritti in Comune, infatti, contesta duramente questa scelta, che potrebbe portare alla esternalizzazione della cultura e il trasferimento del patrimonio pubblico alla società.

"Purtroppo le denunce che abbiamo fatto in questi anni sulle politiche della Giunta Conti sugli spazi culturali e la gestione degli eventi nella città trovano conferma - ha detto - alla richiesta di Conti indirizzata alla Patrimonio Pisa, quest'ultima ha risposto che essa non ha la possibilità di svolgere direttamente attività di valorizzazione degli eventi turistici e culturali, ma che comunque può promuovere, organizzare e gestire manifestazioni con finalità culturali al fine di valorizzare gli immobili di sua proprietà e quelli che le saranno conferiti. Insomma, in maniera surrettizia si prova a dare il via a questa esternalizzazione".

Per Auletta, la Patrimonio Pisa non ha il personale in termini numerici e di competenze adatte per poter svolgere anche questo compito. "Ma che l’operazione faccia acqua da tutte le parti è dimostrata anche dal fatto che alla delibera con cui si propone la modifica dello Statuto la Giunta allega la relazione istruttoria in cui inserisce un elenco dei beni che il Comune intende trasferire alla società - ha aggiunto - tra questo, la Leopolda, gli Arsenali Repubblicani, i vecchi macelli, l'ex stazione Ctp e quelle di San Piero a Grado, del Tram di Marina di Pisa, di Tirrenia e di Calambrone e l'ex Pirellino in via Fermi".

"Siamo assolutamente contrari al trasferimento di questo patrimonio a una società che opera secondo criteri di mercato, che nulla hanno a che vedere con quelle che sono le finalità prioritarie e gli obiettivi di questi spazi - ha concluso - fatti dimostrano come le esternalizzazioni avvenute sulla mobilità e sui servizi educativi abbiano prodotto un peggioramento e una riduzione dei servizi con l'aumento dei costi. La Giunta ha dimostrato, ancora una volta, di non dare alcuna centralità alla cultura".