Politica

Auletta, "Situazione del don Bosco drammatica"

Dopo l'audizione del garante dei diritti dei detenuti, il consigliere attacca: "Non è stato fatto niente, dal centrosinistra e dal centrodestra"

L'ingresso del carcere "don Bosco"

La situazione del carcere "don Bosco" è drammatica. Dopo la seduta della seconda commissione consiliare, durante la quale si è tenuta l'audizione del garante dei diritti dei detenuti, il consigliere comunale Ciccio Auletta ha evidenziato le criticità del carcere pisano, tra sovraffollamento e carenze strutturali.

"Il sovraffollamento è un problema cronico - ha spiegato - oggi ci sono 260 persone detenute in un istituto che potrebbe contenerne 198: lo spazio vitale a persona è inferiore a 3 metri quadri. Sempre più drammatico, poi, il quadro delle carenze strutturali: nelle celle del piano terra le persone dormono inserendo bottiglie nei bagni alla turca per evitare che risalgano i topi durante la notte".

Non va meglio, anzi, sotto il punto di vista della salute mentale all'interno del penitenziario. "Il garante lo ha detto a chiare lettere e ha parlato di un sistema di tutela assolutamente non idoneo - ha proseguito - così com'è carente la presa in carico delle persone che hanno problemi di dipendenza, che richiederebbe una più assidua presenza degli operatori del Serd. Eppure, dice il garante, in carcere girano un sacco di sostanze".

"Il garante infine ha sottolineato un dato preoccupante: la maggior parte delle persone detenute ha tra 20 e 30 anni - ha specificato - questo deve allarmarci, anche per la presa in giro sulla struttura di accoglienza che il Comune dovrebbe approntare per dare ricovero alle famiglie in attesa dei colloqui, che da sempre fanno la fila in strada. L’abbiamo chiesta 10 anni fa e stiamo ancora aspettando".

"Per abbattere la recidiva bisogna costruire cittadinanza e l’unico modo per arrivarci sono i servizi per l’inserimento sociale e per l’accesso al lavoro e alla casa, ma l'amministrazione ha deciso di non considerare i detenuti come abitanti - ha concluso Auletta - denunciamo la latitanza del Comune dal 2014, quando presentammo alcune proposte d'intervento: l’atto è stato approvato e l’allora Giunta Filippeschi non ha fatto nulla; nel 2017 l’ha nuovamente approvato e ha continuato a fare nulla. Una tradizione che tristemente continua con la destra".