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Aumento milionario, bolletta salata per il Comune

Gli uffici tecnici hanno stimato un aumento da quasi 3 milioni di euro nelle spese dell'amministrazione. Conti: "Non interrompiamo i servizi"

Palazzo Gambacorti a Pisa

Più 45mila euro per la benzina, circa 50mila per l'illuminazione pubblica e ben 2,6 milioni per il pagamento di utenze elettriche e gas. Un conto carissimo per il Comune di Pisa, che come riportato dagli stessi uffici tecnici, dovrà far fronte a un aumento di 2,8 milioni di euro di spese per il rincaro energetico.

"Nell’ambito dell’operazione di salvaguardia degli equilibri finanziari, a fine Maggio scorso, abbiamo provveduto a inserire nella variazione di bilancio una voce dedicata alle maggiori spese previste in relazione al rincaro energia - ha spiegato il sindaco Michele Conti - per adesso, con l’aiuto dei tecnici, abbiamo stimato in poco meno di 3 milioni l’aumento dei costi e abbiamo ritenuto utile agire in anticipo: grazie alle basi solide del nostro bilancio, accantoniamo i fondi che serviranno a coprire i rincari, in modo da poter continuare a garantire servizi essenziali per i cittadini".

Dunque, nonostante i prezzi alle stelle, non si interromperanno i servizi per la città, come l’illuminazione pubblica e il riscaldamento nelle scuole. "Non siamo assolutamente d’accordo con altri Comuni che hanno ipotizzato e in alcuni casi già messo in pratica misure estreme per ridurre i consumi, come lo spegnimento di parte dei lampioni in certe fasce di orario oppure la diminuzione del riscaldamento in alcune strutture pubbliche - ha aggiunto - riteniamo che questa soluzione rappresenti un altro modo per far ricadere il periodo di difficoltà economica sulla spalle dei cittadini".

"Dopo due anni di pandemia in cui bambini, ragazzi, persone fragili e anziani hanno già pagato duramente la mancanza di socialità, abbiamo voluto tutelare le scuole, ma anche tutte quelle strutture come palestre, biblioteche e centro sociali per anziani che sono fondamentali per ristabilire quei momenti di aggregazione a cui non vogliamo più rinunciare - ha specificato - stesso discorso per l’illuminazione pubblica, che non può essere ridotta perché costituisce uno degli aspetti fondamentali per garantire la sicurezza dei cittadini".

Del resto, gli aiuti che arriveranno dal Governo non appaiono sufficienti. "Il provvedimento che ha stanziato 400 milioni di euro per il 2022, ne prevede 350 per i Comuni, al fine di garantire la continuità dei servizi erogati - ha continuato - il Comune di Pisa ha ottenuto 433mila euro: una cifra che non è certo non sufficiente a coprire l’aumento delle spese e che chiama ad un assunzione di responsabilità".

"Tengo a precisare che questo accantonamento viene effettuato senza incidere su tutti gli investimenti in programma per opere pubbliche e manutenzioni che stiamo portando avanti - ha concluso - Pisa, inoltre, è stata tra i primi Comuni in Toscana ad aver istituito il Bonus utenze, introdotto insieme al Bonus Tari tra il 2019 e il 2020 all’interno del sistema dei Bonus sociali, che prevede un supporto per le famiglie".