Lavoro

Richiami e licenziamenti anche per la linea storta

Ferri corti in Avr, cui Pisamo affida alcune manutenzioni stradali e che si occupa anche della FiPiLi. Un licenziato era stato appena reintegrato

Via Manghi

Procedure disciplinari e licenziamenti in Avr, che per i sindacati sono "pretestuose e assurde". Le lettere di richiamo inviate a Settembre riguardano due lavoratori di Pisa: uno già licenziato dall'azienda e appena reintegrato su disposizione del Tar, l'altro è un rappresentante sindacale.

"L'azienda ha proceduto a licenziare disciplinarmente i due lavoratori - ha raccontato Matteo Taccola della Cgil -. Uno perché ha avuto l'ardire di tornare dal suo paese dopo due settimane (l'azienda lo sapeva da Maggio) dovendo fare cinque giorni di quarantena, con delle motivazioni che sfiorano il ridicolo: da una parte contestano al lavoratore di aver fatto fede alla legge, cioè di stare cinque giorni in quarantena appena richiamato dal suo paese natale, l'Albania, dall'altro gli contestano il fatto di non aver fatto un tampone subito, quando la legge prevede di farlo al termine della quarantena. Mentre il nostro rappresentante sindacale è stato licenziato perché ha sbagliato ha fare la linea di mezzeria di una strada, come se avesse ammazzato qualcuno...".

La Cgil ha già pronti i ricorsi al Tar. Sia per il lavoratore che era stato appena reintegrato su disposizione dello stesso tribunale regionale sia per il rappresentante sindacale, reo di aver sbagliato il rifacimento della linea di mezzeria in via Manghi, tra l'altro sistemata già il giorno successivo,  quando Avr era finita nel mirino di alcune ironiche segnalazioni su Facebook.

"Anche altri lavoratori sono stati oggetto di provvedimenti disciplinari assolutamente assurdi - ha aggiunto il rappresentante Cgil -. Un lavoratore che banalmente, uscendo da un parcheggio, non si era reso conto che la macchina dietro gli aveva parcheggiato parecchio vicino, ha toccato leggermente il paraurti: un giorno di sospensione perché, hanno scritto nella lettera, se c'era qualcuno lo poteva ammazzare". 

"Questo è il clima di terrore che Avr ha creato nelle ultime settimane - ha commentato ancora Taccola - e che purtroppo è andata a minare, come ha detto anche il giudice quando ha parlato di condotta sindacale, le attività sindacali stesse e la capacità della nostra organizzazione di fare delle mobilitazioni. Perché è evidente, se per ogni cavolata il lavoratore rischia il licenziamento qualsiasi attività sindacale, anche normale, è assolutamente preclusa. Siamo proprio all'atteggiamento persecutorio". 

I ferri corti tra sindacati e Avr, azienda nazionale che in Toscana ha l'appalto delle manutenzioni in FiPiLi e a Pisa quello della municipalizzata Pisamo sempre per le manutenzioni stradali, durano da mesi. Ai ritardi nei pagamenti di stipendi e contributi si è aggiunta, ad Agosto, anche la decisione di cambiare il contratto nazionale di riferimento, sia per i neo assunti sia per i lavoratori storici, che Taccola non ha esitato a definire un "contratto pirata". Inutile, finora, ogni tentativo di riavvicinamento, nonostante il coinvolgimento diretto di Pisamo e del suo amministratore unico Andrea Bottone.