Nessuna scorciatoia possibile per il progetto di riqualificazione dell’ex Cisam, destinato a ospitare la nuova base dei Carabinieri. A ribadirlo è Lorenzo Bani, presidente del Parco di San Rossore, dopo l’emendamento approvato dal Parlamento sul decreto Infrastrutture che ha riaperto il dibattito sui vincoli ambientali.
"In seguito all’ultimo emendamento approvato dal Parlamento sul decreto legge 'Infrastrutture' ci siamo subito interessati per capire se e come questa possibilità di deroga alla VIA potesse interessare il progetto di riqualificazione dell’ex-Cisam da base della Marina a base dei Carabinieri" ha detto Bani. "La possibilità era già esistente, quello che cambia è che viene data una tempistica di 30 giorni perché il Ministero dell’Ambiente, di concerto con il Ministero della Cultura, risponda ad eventuali richieste di deroga".
Il presidente ha poi voluto precisare un passaggio tecnico cruciale, "C’è un aspetto fondamentale da chiarire: si sta parlando in questo caso di VIA, Valutazione di Impatto Ambientale, una procedura che viene richiesta nella fasi attuative dei progetti, ossia per valutare se le modalità di riqualificazione edilizie proposte siano compatibili con l’ambiente". Ma la vera condizione imprescindibile è un’altra: "Prima di questa deve essere fatta una procedura di VIncA, Valutazione d’Incidenza Ambientale, di livello urbanistico, più alto, che è inderogabile e che comunque deve essere recepita anche in assenza di VIA. In sostanza, siccome per il progetto della base dei Carabinieri all’ex-Cisam siamo ancora alle fasi iniziali, il proponente dovrà passare la procedura di VIncA che è inderogabile".
Infine, un richiamo alle tempistiche. "Ricordiamo infatti che il progetto deve ancora essere presentato" ha concluso Bani