Un incontro tra letteratura, arte e musica per celebrare i 650 anni dalla morte di Giovanni Boccaccio, coinvolgendo direttamente le scuole e uno dei luoghi simbolo della città. Nei giorni scorsi al Camposanto Monumentale si è svolto “Ragionare nel Giardino: Boccaccio e il Trionfo della Morte”, iniziativa promossa dall’Assessorato alla Scuola del Comune di Pisa e nata da un Ordine del Giorno approvato dalla III Commissione Consiliare Cultura e Scuola, su proposta del consigliere Giovanni Pasqualino.
L’appuntamento ha visto la partecipazione di studenti, docenti universitari ed esperti, grazie alla collaborazione tra Comune, Opera della Primaziale, Liceo Musicale Carducci e Società Storica Pisana. "Una bellissima iniziativa – ha commentato l’assessore alla Scuola Riccardo Buscemi – grazie alla sinergia tra Comune, Opera della Primaziale, Liceo Musicale Carducci e Società Storica Pisana, pensata per far conoscere il legame tra Boccaccio e Buffalmacco, ispiratore del poeta e scrittore di Certaldo, e soprattutto la bellezza del nostro Camposanto. Sicuramente replicheremo con la calda stagione questo evento, aprendolo non solo alle scuole ma anche alla cittadinanza tutta".
Il percorso didattico è stato curato dalle professoresse Lucia Battaglia, italianista ed esperta di Boccaccio, e Gabriella Garzella, studiosa degli affreschi del Camposanto. Proprio qui, tra le pitture attribuite a Buffalmacco, Boccaccio avrebbe trovato suggestioni decisive per il Decameron. "Ci sono precise affinità – ha spiegato Lucia Battaglia – che legano la lieta brigata nel giardino assediata dalla Morte dipinta da Buffalmacco alla lieta brigata impegnata a raccontare novelle e riflettere su di esse mentre attorno impazza la peste descritta da Boccaccio".
Alle classi 2F e 2A dell’Istituto Comprensivo “G. Toniolo” e alla classe terza del Liceo “G. Carducci”, Gabriella Garzella ha ripercorso la storia del Camposanto e il suo ruolo culturale nel tempo. «Divenuto dal Cinquecento Pantheon delle memorie locali, nell’Ottocento il Camposanto fu tra i primi musei pubblici d’Europa, arricchendosi di opere d’arte provenienti da chiese e conventi cittadini soppressi, da siti archeologici e dal mercato antiquario».
La mattinata si è chiusa con un momento scenico e musicale a cura degli studenti del Liceo Musicale “G. Carducci”, che hanno proposto la lettura di Lisabetta da Messina, novella del Decameron, e della Canzone del basilico di Carducci, accompagnate da interventi musicali. "I brani che accompagnano la lettura – hanno spiegato le docenti Bianca Barsanti e Marialuisa Pepi, coautrici del progetto – sono stati scelti seguendo un criterio non filologico ma drammatico: la musica è utilizzata come amplificazione emotiva e parentesi riflessiva"