Attualità

Pisa calcio, il notaio si ritira

Ennesimo colpo di scena nella estenuante trattativa che mette di fronte il fondo Equitativa e Britaly, che ha mandato una altra controproposta

Non sarà il notaio Caccetta però eventualmente a chiudere l'affare. Il professionista pisano, indicato da tutti come persona che avrebbe avuto la procura a firmare la vendita da parte dei Petroni ha preso atto che il mandato non è arrivato, nonostante le rassicurazioni di ieri sera e stamani e dunque, "Con incredulità e tristezza" esce di scena.

Tutto finito? Niente affatto. Passano pochi minuti e Britaly spedisce all'acquirente un "suo" preliminare in risposta a quello avuto stamani da Dana. Accordo sulla cifra, 6,2 milioni di euro, ma con 1,5 milioni subito e la firma del banchiere entro le 18.

In più nella controproposta viene richiesto una sorta di "interregno" con un cda misto fino al pagamento del saldo finale.

"La straordinarie ed inedite circostanze che ci hanno portato in questa situazione impongono che tale preliminare dispieghi effetti immediati e quindi urge che venga immediatamente sottoscritto anche da Equitativa.

Qualora ciò non dovesse avvenire porremo comunque in essere, certi di poter contare anche sul Suo indispensabile contributo, tutti gli atti necessari alla salvaguardia della società e del progetto sportivo di AC Pisa 1909".

Questo il testo della lettera di Lorenzo Giorgio Petroni al sindaco di Pisa.