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Pisa Calcio, offerte sul piatto

Scade domani, 23 novembre, il termine ultimo per presentare offerte vincolanti per l'acquisto del pacchetto azionario del Pisa

Quattro i soggetti in ballo: Magico srl della famiglia Corrado, Ipm del gruppo Ruggeri, Maurizio Mian con la Gunther Reform e il fondo Sportativa di Pablo Dana.

In queste settimane i quattro che avevano manifestato interesse hanno avuto modo di accedere ad una data room, nella quale sono stati caricati tutti i documenti che attestano la situazione patrimoniale e di bilancio del Pisa Calcio, attualmente detenuto al cento per cento dalla famiglia Petroni.

In una situazione che tiene i tifosi col fiato sospeso sin dalla scorsa estate la prudenza dei pretendenti, in questa fase, è stata abbastanza logica. Tutti hanno lavorato sottotraccia e senza grande clamore mediatico, con la lega di serie B e il suo presidente Abodi che hanno fatto da mediatori.

Due sono però le certezze: il debito del Pisa, per ammissione dello stesso Abodi, che è di una cifra intorno ai 4,5 milioni di euro e la obbligatorietà, per chi presenterà l'offerta, del versamento di una caparra pari al dieci per cento dell'importo.

Se Sportativa, dopo essere stata ad un passo dall'acquisto la scorsa estate, sembra essersi defilata e Maurizio Mian si dice pronto a scendere in campo, ma solo in appoggio ad altri, rimangono Corrado e Ruggeri. Il primo soggetto appare favorito: può contare infatti anche sull'appoggio di due altri soci, Viris e Uni Gasket e interesse a entrare nel mondo del calcio.

Ma anche Alberto Ruggeri, che a Pisa ha fatto ponte su Matteo Anconetani, nipote del mai dimenticato presidente neroazzurro Romeo, ha solidità patrimoniale e passione. Dunque domani vedremo come andrà a finire.

Non è detto però che l'offerta ritenuta valida e migliore sia poi un acquisto scontato. La parte prescelta dovrà infatti trattare con l'attuale proprietà del Pisa per trovare il definitivo accordo di compravendita.