Un vero e proprio passaggio generazionale, che porterà Ciccio Auletta a lasciare il suo scranno in Consiglio comunale come capogruppo di Diritti in Comune, la coalizione formata da Rifondazione Comunista e Una Città in Comune, per fare spazio a Giulia Contini.
"Un atto di continuità collettiva e di rilancio della nostra esperienza". Così lo ha definito la lista che, alle elezioni comunali del 2023, ha ottenuto il 6,7%, portando nell'assemblea comunale, appunto, il solo Auletta.
"Da sempre abbiamo scelto il noi invece dell’io, la voce collettiva, un cammino condiviso e plurale attraverso lotte, vertenze, centinaia di iniziative, una presenza costante nella città e relazioni a livello regionale, nazionale e internazionale, nella costruzione di una alternativa antiliberista e pacifista - hanno scritto - all’interno di questa pratica politica abbiamo costruito da tempo un percorso, che oggi riteniamo necessario allargare ulteriormente con questo passaggio pubblico, per la sostituzione della voce che ci rappresenta in Consiglio comunale".
Come tempistiche, Auletta dovrebbe lasciare a metà del 2026, per garantire un ingresso graduale e, soprattutto, informato da parte di Contini. Che, per la verità, non sarebbe la prima dei non eletti. "Anche in questo rivendichiamo la nostra diversità nella scelta delle nostre decisioni nella dimensione pubblica, esplicitando così la cura collettiva verso questa coalizione - hanno aggiunto - la nostra forza non sta in un nome, ma in una comunità che cammina insieme, che costruisce insieme, che sogna insieme: questo spirito è per noi perfettamente rappresentato da Tiziana Nadalutti, che sarebbe dovuta subentrare ad Auletta e che, esattamente all’opposto di quello a cui assistiamo quotidianamente, rimetterà il suo mandato per Giulia, continuando a dare il suo contributo con tutta l'energia che ha a disposizione".
"La nostra proposta è radicalmente alternativa a quella della destra e del centro-sinistra, perché ancorata a solidi pilastri: pace e disarmo, giustizia climatica e ambientale, giustizia sociale, partecipazione e diritti per tutti - hanno concluso - avendo come stella polare l’attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza antifascista. Ci siamo candidate in questi anni perché per noi la rappresentanza istituzionale è uno strumento utile e in Consiglio Giulia sarà voce collettiva. Per questo ringraziamo ancora una volta chi ci ha votato, ci sostiene e ci dà fiducia".