Attualità

Il campus bio-medico di Roma entra nel centro 3R

L'ateneo aderisce alla rete nata su impulso delle università di Pisa e di Genova per la ricerca di metodi alternativi alla sperimentazione animale

L’università Campus Bio-Medico di Roma è entrata a far parte del Centro 3R, la rete interuniversitaria di cui fa parte anche l’Università di Pisa, nata due anni fa con l’obiettivo di promuovere la ricerca e lo studio di metodi alternativi alla sperimentazione animale in ambito scientifico, attraverso i principi di Riduzione, Raffinamento e Sostituzione nella ricerca e nella didattica.

Attualmente fanno parte della rete interuniversitaria sette atenei italiani. Oltre all’Università di Pisa, l’Università degli studi di Genova, l’Università di Pavia, il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano, l’Università degli studi di Milano-Bicocca e, appunto, la new-entry Università Campus Bio-medico di Roma, oltre 250 membri e una vasta gamma di competenze quali biologia, farmacologia, medicina, ingegneria, filosofia e diritto, che caratterizzano l’elevata multidisciplinarietà del Centro 3R.

“Siamo molto felici di accogliere l’Università Campus Bio-medico di Roma nel nostro Centro - commenta Arti Ahluwalia, direttrice del Centro 3R e professoressa dell’Università di Pisa - un altro ateneo italiano impegnato sul nostro fronte che amplierà notevolmente il novero di expertise dei membri. Questa nuova affiliazione non fa che confermare, ancora una volta, la vocazione della nostra infrastruttura a diventare sempre più un punto di riferimento per la ricerca sperimentale biomedica e un veicolo per formare un pensiero scientifico razionale nelle nuove generazioni di ricercatori in Italia”.

“Tra qualche giorno avrebbe dovuto tenersi il nostro terzo meeting annuale a Torino - conclude la direttrice Ahluwalia - ma purtroppo siamo stati costretti a rimandarlo al prossimo anno a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Ciò nonostante, le attività dei nostri ricercatori non si sono mai fermate e anche in questa fase stiamo portando il nostro contributo nel dibattito nazionale”.