Attualità

Disagi per il canale dei Navicelli off limits

L'Unione Industriale Pisana segnala importanti criticità e chiede all’Autorità Portuale di Livorno di rimuovere gli ostacoli con tempestività

Claudio Rossi, presidente Gruppo Nautici Unione Industriale Pisana, Andrea Madonna, presidente Unione Industriale Pisana, Stefano Bottai, vicepresidente Unione Industriale pisana con delega al settore nautico

Liberare l'accesso al Canale dei Navicelli per consentire alle aziende e ai lavoratori di proseguire senza disagi e limitazioni le attività. Lo chiedono il presidente dell'Unione Industriale Andrea Madonna e il presidente del Gruppo Nautici dell’Unione Industriale Claudio Rossi all’Autorità Portuale di Livorno. "Questa situazione - hanno detto - deve finire. Ci faremo promotori di una iniziativa per sensibilizzare un intervento urgente anche da parte del Governatore della Toscana e del Ministero delle Infrastrutture".

Da alcune settimane l’Autorità Portuale di Livorno ha deciso di far ormeggiare una nave da carico macchine all’imbocco dell’uscita del Canale dei Navicelli, a differenza di come avvenuto altre volte quando questo tipo di navi veniva ormeggiato a una distanza di almeno cento metri indietro rispetto all’ingresso del Canale. Da diverse settimane è quindi impedita l’uscita e l’entrata nel Canale dei Navicelli. "Dalla fine di giugno - hanno sottolineato dall’Unione Industriale - abbiamo promosso diverse interlocuzioni con l’Autorità Portuale di Livorno a cui è stata più volte illustrata la condizione limitante con significativi effetti sul corretto funzionamento del Canale e disagi alle importanti realtà che intorno a esso gravitano. A oggi nessuna istanza ha avuto l’esito richiesto. Al momento, l’Autorità Portuale invia ogni settimana un calendario con gli orari giornalieri concessi alle imbarcazioni di una certa dimensione per uscita e ingresso. L’ultimo calendario, relativo a questa settimana, prevedeva addirittura un solo giorno di uscita con tutte le altre fasce orarie impegnate dalla presenza della nave. Il calendario, così inviato, non permette tra l'altro di avere una programmazione temporale più ampia della settimana e in più di una occasione non è stato rispettato. Questa situazione, oltre a limitare di fatto e a rendere incerto il lavoro di tutti i cantieri che hanno base operativa nel Canale, concorre a causare gravi perdite economiche ai cantieri stessi e a diffondere una immagine negativa e non sicura del Canale stesso agli imprenditori interessati a possibili investimenti".

Senza dimenticare che negli ultimi anni il Comune di Pisa ha registrato una forte espansione della cantieristica e grandi investimenti che danno lavoro a oltre duemila persone.