Cronaca

Cane aizzato contro un agente, disposto il sequestro

Provvedimento della Polizia Municipale a seguito dell'arresto di un uomo avvenuto lo scorso 13 Giugno in piazza Vittorio Emanuele II

Lo scorso 13 Giugno, sotto i loggiati delle poste in piazza Vittorio Emanuele II, un pisano di 63 anni di fatto senza fissa dimora aizzò il suo cane, un pitbull, contro gli agenti del Nosu della Polizia Municipale. Che alla fine bloccarono il 63enne utilizzando lo spray urticante e lo arrestarono per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il cane venne posto sotto sequestro penale e portato al canile intercomunale "Soffio di vento"; al provvedimento fa oggi seguito un sequestro amministrativo, "finalizzato ad una valutazione comportamentale dell’animale effettuata da un medico veterinario".

La Polizia Municipale, rendendo noto l'episodio, raccontò che in occasione dell'arresto il cane morse un agente all'addome e al gluteo. Nell'ordinanza di sequestro amministrativo, tuttavia, oggi si legge che il 63enne "aveva incitato e scagliato il proprio cane molossoide di nome “Argo” contro uno degli Agenti intervenuti, provocando danni all’uniforme dell’Agente stesso e, fortunosamente, senza conseguenze fisiche".

"L’arresto suddetto veniva convalidato - si specifica nell'ordinanza - ed il Pubblico Ministero convalidava altresì il sequestro penale del cane operato dalla Polizia Municipale, ritenendo l’animale pericoloso e, comunque, utilizzato dal 63enne "come arma impropria per imporsi nei confronti di chiunque".

Ma il sequestro amministrativo trova giustificazione anche nei presunti maltrattamenti subiti da Argo, dotato di regolare microchip, ad opera del suo padrone. Sentite alcune persone che conoscono o frequentano abitualmente il 63enne in piazza Vittorio, infatti, queste avrebbero raccontato alla Municipale che "spesso il detentore del cane si presenta ubriaco o comunque alterato, sottoponendo l’animale a continui maltrattamenti e violenze (tenendolo per ore legato al sole o percuotendolo quando non ubbidisce agli ordini, etc.) ed aizzandolo a mordere ed attaccare ogni sgradito interlocutore".

"I comportamenti sopra descritti, se veritieri - osserva a questo punto il comandante della Municipale pisana, Alberto Messerini -, denotano la manifesta incapacità del 63enne di gestire il proprio animale, assicurando il benessere psico fisico del cane ed evitando che lo stesso possa costituire un potenziale pericolo per l’incolumità delle persone". In più, trattandosi di un uomo senza fissa dimora, "non è stato possibile sottoporlo alla misura cautelare degli arresti domiciliari pur richiesta dal Pubblico Ministero, e quindi risulta privo della possibilità di accogliere e curare diligentemente l’animale da affezione, al di là dell’indole e dei comportamenti violenti su descritti". 

Per tutti questi motivi, conclude Messerini, "appare necessaria e doverosa una valutazione medico veterinaria e comportamentale da parte degli organi competenti prima di adottare ogni ulteriore provvedimento relativo all’animale".