Dopo il grande punto conquistato a Bergamo e con l’esordio casalingo alle porte contro la Roma, l’Arena Garibaldi si prepara a riaprire le sue porte al massimo campionato. Nelle ultime ore è arrivato anche il via libera all’agibilità dell’impianto, che potrà accogliere i tifosi domenica sera nella prima storica partita di Serie A della nuova stagione tra le mura di casa.
Il restyling, a cura di MolcaWorld, ha trasformato volto e anima dello stadio. A guidare i lavori, anche una figura nota agli appassionati: Amedeo Carboni, ex terzino di Roma e Valencia, oggi dirigente dell’azienda spagnola specializzata nel restyling degli impianti sportivi. Lo abbiamo intervistato in esclusiva.
Carboni, partiamo dai numeri: con MolcaWorld l'Arena è l'ennesimo lavoro compiuto in Europa.
“Sì, Pisa è il 37º stadio su cui lavoriamo, quindi un po’ di esperienza ce l’abbiamo. Qui siamo riusciti a fare molto in pochissimo tempo. Un lavoro completo, con tante aziende coinvolte e tanta gente, quasi un centinaio almeno, che ha lavorato giorno e notte per arrivare pronti a sabato. È stata una corsa contro il tempo, ma l’essenziale è stato fatto. E il resto sarà completato durante la sosta”.
Cosa avete curato nello specifico?
“Quando entriamo in uno stadio la prima cosa è capire sono le aspettative di società, tifosi e territorio. Ogni impianto è diverso. Qui abbiamo lavorato su tutto: interni, spogliatoi, tunnel, grafiche, pareti, stampa. Ci sarà anche una palestra nuova per i giocatori. Il tutto cercando di rispettare i valori del club, anche nei dettagli visivi"
Possiamo rassicurare i tifosi sul ripristino della scritta di Romeo Anconetani?
"Sì, ci tengo a dirlo: la scritta verrà ripristinata, è solo una questione tecnica, avevamo dovuto rimuovere quella precedente per farla più bella”.
C’è anche un nuovo fondo sintetico ai lati del campo, vero?
“Sì, un manto ibrido con particolari personalizzazioni che i tifosi potranno notare già da domenica. Abbiamo provato a dare un’immagine da Serie A all’Arena, rispettando il contesto pisano”.
Il Pisa ha grandi ambizioni: come vi siete conosciuti con la proprietà?
“Ci siamo presentati nel 2023 quando c’era ancora Aquilani allenatore. Poi la cosa è rimasta ferma per un po’. Quando ci hanno richiamato, siamo stati felicissimi: volevamo lavorare in Italia e il Pisa ci ha dato una grande opportunità. La società si è mostrata molto seria, con un progetto chiaro e la volontà di crescere anche a livello infrastrutturale”.
Vi rivedremo anche dopo la sosta?
“Certo, dobbiamo ancora completare alcune cose. Ma intanto possiamo dire che domenica lo stadio sarà pronto ad accogliere la Serie A come si deve. Poi andremo avanti”.
Parliamo di campo: lei è stato giocatore della Roma quindi la gara di sabato ha un significato un po' speciale.
“Roma e Pisa hanno cominciato bene. I giallorossi hanno vinto subito, il Pisa ha fatto un gran risultato a Bergamo. Ci sarà entusiasmo, lo stadio pieno. Ma attenzione: le prime giornate sono sempre strane, le squadre hanno viaggiato molto e può succedere di tutto. Il Pisa forse può approfittarne”.
Che aria ha trovato a Pisa?
“Tanta passione. Anche allo stadio ogni mattina c’erano sempre venti, venticinque persone a controllare i lavori. E si lavora anche di notte, è bello così: quando c’è entusiasmo, tutto diventa più leggero”.
Grazie Amedeo, e buon lavoro.
“Grazie a voi. E forza Pisa!”