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Carenza di aule, disagi anche a Dini e Carducci

Dopo i problemi del Buonarroti emergono altre criticità in istituti superiori pisani. Netta presa di posizione dei genitori dell'osservatorio scuole

"Lo scorso 5 agosto abbiamo consegnato al presidente della Provincia Massimiliano Angori e al sindaco del Comune di Pisa Michele Conti una lettera sottoscritta da circa 300 genitori per sollecitare la presa in carico della cronica assenza di aule che assilla alcune fra le maggiori scuole superiori di Pisa. Un problema antico: nel 2015 il Buonarroti ha subito due crolli e sinora è riuscito a garantire lo svolgimento delle lezioni grazie a 3 aule del Santoni e con un sistema di classi senz’aula fissa, che a rotazione occupano laboratori e aule temporaneamente vuote; il Dini vanta annosi problemi di spazio, nel 2016 aveva già 3 classi presso il Galilei e il Carducci ha iniziato la delocalizzazione di alcune classi nel 2017. L’emergenza Covid ha solo reso impraticabili le soluzioni-tampone finora adottate, col risultato di mettere in forse la didattica in presenza anche nel prossimo anno scolastico."

Lo scrivono i genitori dell'osservatorio scuole permanente, dopo che, in queste ore, dopo le criticità del liceo Buonarroti ( vedi articoli correlati ) sono emersi disagi anche per il Liceo Dini, con una presa di posizione della dirigente sulla stampa.

"Non possiamo che ringraziare le realtà sindacali, politiche e culturali che hanno sostenuto il nostro percorso e i dirigenti scolastici che ci hanno affiancato, soprattutto il professor Alessandro Salerni per le sue coraggiose e reiterate dichiarazioni sulla stampa. E siamo altresì soddisfatti del riconoscimento mostratoci dal Presidente della Provincia, che si è detto quanto meno pronto a operare per reperire gli spazi.

Resta un fatto però che all’apertura della scuola, Buonarroti, Dini e Carducci non stringono altro che promesse, la realtà è che al Buonarroti 400 persone (18 classi) sono senza aula, mancano 9 aule al Carducci, 5/7 al Dini."

"Il Ministero ha stanziato in luglio 518.000 euro, di cui 73.000, ha dichiarato Angori, andranno al Buonarroti per recuperare alcune aule. Con grande ritardo, ma è un inizio. Alla luce di quanto accade è singolare il paradosso che vive la nostra città, ovvero avere al contempo istituti scolastici sottodimensionati e un notevole numero di edifici pubblici dismessi e inutilizzati a cominciare dalle scuole materne Parodi, poi l’ex biblioteca comunale, l’ex Auop in piazza delle Gondole, l’ex palazzo Telecom, l’intero comprensorio del Santa Chiara, solo per citarne alcuni."

"Di recente gli amministratori più sensibili hanno pubblicamente dichiarato il loro interesse per garantire le aule necessarie, ma noi auspichiamo nel contempo una vera sinergia fra Regione, Provincia e Comune che porti a una soluzione definitiva del problema", concludono i genitori dell'osservatorio.

"Affinché sia presente per tutto l’anno scolastico il nostro supporto ci costituiamo in osservatorio permanente, aperto alla collaborazione con i genitori interessati e tutte le altre realtà che hanno al centro dei loro interessi la scuola e la formazione delle giovani generazioni".

Promesse vane per tutta l’estate e così, a pochi giorni dalla riapertura della scuola, i Licei “Dini” e “Buonarroti” di Pisa si ritrovano senza aule e alla disperata ricerca di nuovi spazi per consentire agli studenti un regolare inizio dell’anno scolastico. Gli appelli dei dirigenti scolastici sono caduti nel vuoto, il tempo per trovare soluzioni adeguate c’era ma si è atteso che la situazione diventasse esplosiva. Il Presidente della Provincia Angori forse è troppo impegnato nella campagna elettorale per dare risposte ai presidi, sarebbe il caso allora facesse un passo indietro visto che per mesi ha sottovalutato il problema e ha giocato a nascondino con i dirigenti scolastici e con i problemi” dice intanto il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci.