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​"Casa Betania è il primo albergo sanitario"

Il consigliere regionale del Pd Mazzeo: "Sarà dedicato a pazienti Covid in via di guarigione o che sono risultati positivi e necessitano l'isolamento"

"Casa Betania è il primo 'albergo sanitario' a Pisa e grazie alla convenzione sottoscritta con la Regione sarà dedicato a pazienti Covid in via di guarigione o che sono risultati positivi, e dunque necessitano di stare in isolamento, ma non hanno un quadro clinico che necessita di particolari cure". Lo ha fatto sapere il consigliere regionale Pd Antonio Mazzeo, che è tornato a spiegare il senso di queste strutture che, prima regione in Italia, la Toscana ha inserito all'interno del percorso di cure per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. 

"Al loro interno viene garantita idonea sorveglianza infermieristica e medica per i pazienti Covid–19 che non dispongono di condizioni di sicurezza a casa propria. Negli alberghi sanitari sarà infatti possibile garantire l'isolamento e evitare il contagio intrafamiliare, oltre che alleggerire il carico degli ospedali e garantire un livello di cura intermedia per i malati di Coronavirus in sicurezza e in isolamento”.

A Casa Betania, ha chiarito Mazzeo, saranno disponibili una ventina di posti letto e l'acquisto della totalità delle camere, secondo quanto comunicato dalla Regione, è a carico dell'azienda sanitaria, con una tariffa unica secondo criteri stabiliti - circa 30 euro per ciascuna stanza -, che dovrà inoltre provvedere alla fornitura dei pasti e dei servizi di assistenza di base, come il cambio di biancheria e lenzuola. Al termine dell'attività l'Asl provvederà direttamente alla completa sanificazione della struttura.

Nel dettaglio, gli "alberghi sanitari”, sono destinati a:
- pazienti COVID positivi, che vengono indirizzati all’albergo in fase di dimissione protetta dall’ospedale, in quanto clinicamente guariti, ma verosimilmente infettanti;
- pazienti COVID positivi che, all’insorgenza dell’infezione, risultano paucisintomatici e quindi non ricoverati in ambiente ospedaliero, ma infettanti e che necessitano di idonea sorveglianza infermieristica e medica;
- ci sono infine “alberghi sanitari” eventualmente utilizzabili anche per la gestione dei contatti stretti, di pazienti COVID positivi, qualora ritenuto opportuno dai servizi competenti nel caso in cui non sia possibile garantire l’isolamento adeguato presso il domicilio.