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Case popolari, il punto di Gambaccini

Sul tema il sindaco Michele Conti ha risposto in consiglio comunale a un question time di Scognamiglio (Pd), riportando l'intervento dell'assessora

I nuovi alloggi Erp a Sant'Ermete

Nei giorni scorsi l'amministratore unico di Apes, Luca Paoletti, ha fatto sapere che nel Comune di Pisa ci sono 171 alloggi popolari vuoti. Una notizia che ha spinto il gruppo di opposizione Diritti in Comune a chiedere stanziamenti urgenti per ristrutturare e rendere disponibili gli alloggi ad oggi vuoti, mentre le minoranze hanno chiesto spiegazioni all'assessora competente, con un question time illustrato da Antonietta Scognamiglio.

A rispondere in consiglio è stato il sindaco Michele Conti per conto dell'assessora Gianna Gambaccini, non presente alla seduta.

"Dal 2018 ad oggi abbiamo investito quasi 3 milioni di euro di risorse comunali per ristrutturare alloggi di risulta che stazionavano da decenni in stato di abbandono - si legge nella risposta preparata dall'assessora Gambaccini, letta in parte dal primo cittadino -, 900mila euro solo con l’ultima variazione di bilancio. Fa sorridere che gruppi politici che operano nel panorama pisano da tanti anni si accorgano solo ora del problema degli alloggi Erp e attacchino strumentalmente l’amministrazione comunale, senza ricordare gli investimenti senza precedenti fatti sull’edilizia popolare in questi tre anni".

"Da quando ci siamo insediati – ha ricordato l'assessora con delega alle politiche abitative - sono stati ristrutturati e assegnati 197 alloggi popolari per un investimento di circa 2,3 milioni di euro. Di questi: 129 sono stati ristrutturati grazie a 1,8 milioni di euro di finanziamento comunale, 63 con risorse ministeriali e regionali e solo 5 grazie a fondi Apes. A queste risorse si aggiungono altri 900mila euro stanziati dall’amministrazione comunale con l’ultima variazione di bilancio. Il nostro impegno in questa direzione resta prioritario, così come quello per reperire risorse ricorrendo, in particolare, a procedure di alienazione degli immobili, specie dei condomini misti".

Nello specifico, gli alloggi di risulta ristrutturati ed assegnati sono stati 17 nel secondo semestre del 2018, 76 nel 2019, 68 nel 2020 e 36 nel primo semestre del 2021. 

"Ricordo inoltre – ha proseguito Gambaccini – che gli alloggi di risulta potevano essere assegnati agli inquilini che potevano svolgere piccoli lavori di ristrutturazione sotto i 5000 euro. Di fatto, nella stragrande maggioranza dei casi, i lavori ammontavano a cifre molto più importanti (la stima media di Apes è stata di 20mila euro ad alloggio) e quindi gli inquilini rifiutavano l’assegnazione e gli alloggi continuavano a rimanere inutilizzati e sempre più destinati al degrado".

Così Gambaccini sul tema della carenza degli alloggi per persone disabili: "Abbiamo molte domande di cambio alloggio per casi di nuclei con disabilità. Conosciamo bene la situazione di queste famiglie e alcune sono state sistemate. La maggior parte degli alloggi Erp del nostro patrimonio risale a prima degli anni ‘70 e quindi servono molte risorse per poterli mettere a norma e renderli senza barriere: stiamo seguendo tutti i casi da vicino per cercare le migliori soluzioni possibili".

"A differenza delle precedenti amministrazioni non abbiamo lavorato solo sull’emergenza - ha ricordato in conclusione l'assessora -. Fin dai primi giorni dal nostro insediamento abbiamo effettuato diversi sopralluoghi con gli uffici tecnici di Apes per verificare la situazione non solo degli alloggi ma anche di molti edifici, abbandonati per decenni a se stessi proprio da coloro che ora si ergono paladini dell’Erp, e programmarne, risorse permettendo, la ristrutturazione. Molti di questi edifici, come quelli di via Merlo e via Matteucci, sono stati inseriti nella riqualificazione prevista con il cosiddetto Superbonus 110% grazie ad un investimento di circa 1,7 milioni di euro, di cui circa un milione di euro di fondi regionali e 700mila euro di cofinanziamento comunale. Stiamo inoltre programmando un intervento di manutenzione straordinaria al tetto dell’immobile di via Perin del Vaga per un importo di 103 mila euro".