Politica

Caso Migliorini, "Non aveva la qualifica idonea"

La nomina e la revoca quasi immediata dell'agente della Municipale è ancora nel dibattito politico. Auletta: "La città ha il diritto di sapere"

La querelle sul "caso Migliorini", ovvero il comandante della Polizia Municipale pisana che, poco dopo la nomina, si è visto revocare l'incarico, continua. E, secondo il capogruppo di Diritti in Comune, Ciccio Auletta, la questione sta dilaniando la maggioranza, con uno scontro aperto tra il consigliere e deputato della Lega, Edoardo Ziello, e il sindaco Michele Conti.

"Sono sempre più imbarazzanti i silenzi dell’onorevole leghista, così prodigo invece di parole al momento della nomina, ma che dopo la revoca continua ad attaccare pubblicamente Conti, nel silenzio di tutti gli altri partiti della maggioranza - ha commentato - noi chiediamo ancora trasparenza e a poniamo alcuni interrogativi a cui occorre che l’amministrazione comunale risponda".

"Come è possibile che il dottor Migliorini abbia svolto incarichi apicali così importanti all’interno della Polizia Municipale, guidando anche il Nucleo Operativo Sicurezza Urbana, se non aveva la qualifica di agente di pubblica sicurezza visto che la Prefettura comunicava al Comune già a Novembre 2022 che questa non gli poteva essere conferita? - ha domandato - ci chiediamo come sia possibile che il mancato conferimento della qualifica abbia portato l’amministrazione comunale alla revoca dell’arma, ma non abbia avuto effetti sul trattamento economico percepito per l'intero 2023".

Secondo Auletta, quest'ultima circostanza necessita una verifica su un possibile danno erariale. "Per questo abbiamo inviato una segnalazione alla Corte dei Conti - ha proseguito - ma le ombre non finiscono qui: com'è stato possibile che Migliorini abbia potuto partecipare alla selezione per comandante, visto che nel bando si prevedeva il possesso della qualifica di agente di pubblica sicurezza".

"Crediamo che questi interrogativi meritino risposte politiche chiare e nette da parte della Giunta Conti - ha concluso Auletta - la città ha il diritto di sapere e capire".