Si inaugura Venerdì 5 Settembre alle ore 16.30 al Fortilizio della Cittadella Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina, la prima grande mostra personale dedicata a Pisa all’artista viareggino Alfredo Catarsini. Un’esposizione promossa dalla Fondazione a lui intitolata, sostenuta dalla Regione Toscana e patrocinata dal Comune di Pisa, che resterà aperta al pubblico fino al 26 Settembre.
Al taglio del nastro saranno presenti Filippo Bedini, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Pisa, Elena Martinelli, presidente della Fondazione Catarsini, Cristina Acidini dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, e gli storici dell’arte Rodolfo Bona e Lucia Mannini.
"Riprendiamo con mostre di un livello sempre più importante nella 'Casa degli artisti pisani' che abbiamo voluto diventasse il Fortilizio della Cittadella – ha detto Bedini –. Accogliere a Pisa la prima grande personale di Alfredo Catarsini è per noi motivo di soddisfazione. Non è solo un evento espositivo importante, ma anche un segno di riconoscimento verso un artista che, pur radicato a Viareggio, ha avuto legami profondi con Pisa e con la sua tradizione artistica e culturale".
"Ringrazio l’assessore Bedini – ha aggiunto Elena Martinelli – che ha accolto questo progetto mettendoci a disposizione il fascinoso Fortilizio pisano e dando alla Fondazione la possibilità di offrire alla città questa mostra retrospettiva".
L’allestimento, che raccoglie una cinquantina di opere tra dipinti e disegni, ripercorre la lunga traiettoria artistica di Catarsini, dagli anni Trenta agli Ottanta. Un percorso che parte dalla matrice macchiaiola e post-impressionista, attraversa la stagione del Riflessismo, e approda al Simbolismo meccanico, ciclo in cui l’artista affronta il rapporto tra natura, uomo e macchina con immagini potenti e ingranaggi complessi.
Il legame con Pisa è doppio: da un lato affettivo, con origini paterne pisane e frequentazioni artistiche locali negli anni Cinquanta e Sessanta; dall’altro culturale, con le sue opere presenti nel Gabinetto Disegni e Stampe dell’Istituto di Storia dell’Arte di Pisa sin dal 1958, grazie all’invito dello storico Carlo Ludovico Ragghianti.
La mostra è inoltre pensata per essere pienamente accessibile anche a persone con disabilità visiva. Grazie al progetto L'Arte accessibile per tutti, promosso dalla Fondazione, ogni opera è accompagnata da audioguide in italiano e inglese, descrizioni adattate e QR code. Alcuni lavori sono anche esplorabili tattilmente, mentre altri – più delicati – sono affiancati da riproduzioni in alto rilievo realizzate dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona, in uno spazio dedicato al laboratorio esperienziale.