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Pisa celebra l’architetto Bartolucci

Alla Cittadella Galileiana la mostra “Lamberto Bartolucci – architetture” dedicata al protagonista della ricostruzione urbana del dopoguerra.

La città rende omaggio a uno dei suoi architetti più rappresentativi con la mostra “Lamberto Bartolucci – architetture. La ricostruzione postbellica a Pisa”, che sarà visitabile gratuitamente dal 25 Ottobre al 16 Novembre nel complesso della Cittadella Galileiana, ai Vecchi Macelli. L’esposizione, organizzata dalla Cooperativa Agave e curata da Federico Bracaloni, nasce in collaborazione con il Comune di Pisa e numerose istituzioni locali, tra cui la Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, l’Università di Pisa e la Provincia.

La mostra racconta la visione e l’opera di Lamberto Bartolucci, nato nel 1914 e scomparso nel 1963, protagonista della ricostruzione architettonica pisana dopo la Seconda guerra mondiale. Allievo di Giovanni Michelucci, fu autore di edifici simbolo come il Palazzo della Borsa, l’Aerostazione di San Giusto, la Chiesa di San Rossore e la sistemazione di Largo Ciro Menotti. Attraverso documenti, fotografie e progetti originali, molti dei quali inediti, il percorso espositivo offre uno sguardo sull’evoluzione stilistica e sul linguaggio moderno e funzionale che caratterizzò il suo lavoro.

Durante la presentazione, l’assessore alla cultura Filippo Bedini ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “Con questa mostra Pisa rende omaggio a un architetto che ha saputo interpretare con grande sensibilità il tema della rinascita e della ricostruzione urbana dopo la Seconda guerra mondiale. Lamberto Bartolucci è stato un protagonista silenzioso ma fondamentale nella definizione moderna dell’identità architettonica della nostra città, capace di lasciare un segno che ancora oggi racconta una Pisa elegante e concreta.”

Bedini ha aggiunto che l’esposizione “rappresenta un segnale importante non solo per il suo valore culturale, ma anche per il luogo che la ospita: un edificio riqualificato circa dieci anni fa, rimasto per troppo tempo sottoutilizzato. Ho lavorato con convinzione per restituire questo spazio alla città, perché torni a essere vissuto e riconosciuto come un punto di riferimento culturale. La nostra intenzione è quella di farne non solo una sede espositiva, ma un luogo dinamico e aperto, capace di accogliere convegni, presentazioni e momenti di confronto.”

La mostra sarà visitabile dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.