L’attrice pisana debutta alla regia con la sua opera prima, il film "Double Code", con un cast e una troupe giovane di under 40. Ne abbiamo parlato direttamente con lei, in un momento di pausa sul set.
Partiamo dall’inizio: com’è nata l’idea di passare alla regia?
"Non è un caso, è stata una scelta. Avevo già diretto la mia serie “Sogno Italiano – Ville e Castelli”, ma questa volta è cinema. È un salto diverso, con ambizioni diverse".
Come si chiama il suo primo film da regista e di cosa parla?
"Il titolo è Double Code. È girato in inglese ed è pensato per un pubblico internazionale. Racconta la storia di Emma, una giovane avvocata determinata ed indipendente che vive a Pisa col suo compagno e due cagnolini. Ma di più non posso ancora svelare".
Che temi affronta? .
"Si parla di indipendenza femminile, lavoro, rapporti di potere, tecnologia. E tutto con uno sguardo al mondo di oggi".
Ha scelto Pisa come set. Perché?
"Perché è la mia città. È presente dall’inizio alla fine. Abbiamo girato in molte location: Piazza dei Miracoli, le Mura, Piazza dei Cavalieri, Borgo Stretto, Ponte di Mezzo, Santa Caterina. Ho voluto raccontarla anche con lo sguardo di chi ci è cresciuta".
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La sceneggiatura è sua?
"Sì, l’ho scritta io. Ci lavoravo da circa un anno. È un progetto che porto avanti con passione da questa estate".
Che tipo di troupe e cast ha messo insieme?
"Una squadra di giovani, sono quasi tutti sotto i 40 anni. Ho voluto dare spazio a chi spesso non trova opportunità. Anche tra gli attori ci sono volti nuovi, scoperti da me. E ci sono stati anche assistenti alla prima esperienza. Hanno lavorato con entusiasmo".
Quando sarà pronto il film?
"Stiamo già girando. In estate sarà completato e da Settembre sarà in distribuzione. L’idea è portarlo nei festival internazionali: da Los Angeles a Tokyo, passando per Cannes, Berlino e Venezia".
Che sensazioni ha provato da regista?
"Tantissima emozione. Ho rivisto la bambina che a sette anni girava filmini con la telecamera analogica di mio padre. Solo che ora quei film non restano in casa: potranno essere visti in tutto il mondo".
Se dovesse riassumere questo progetto in poche parole?
"Un sogno realizzato. Ho messo insieme creatività, impegno, lavoro di squadra. Ho unito Pisa, il cinema, temi importanti e ho dato un’occasione a tanti giovani. Questo, per me, vale tanto".
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