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Chirurghi robot, primo primato all'Aoup

Il primo intervento di chirurgia robotica su un caso di fibrosi retroperitoneale in Italia è stato realizzato dai professori Bartoletti e Zucchi

Da sinistra: Alessandro Zucchi, Riccardo Bartoletti, Brunella Andreini, Vincenzo Panichi e Barbara Nerucci.

La fibrosi retroperitoneale trattata grazie alla chirurgia robotica. In Italia è la prima volta che succede, mentre a livello mondiale si tratta della quinta: in ogni caso, un vero e proprio primato per l'Azienda ospedaliero-universitaria pisana, dove è stato realizzato l'intervento dal professor Riccardo Bartoletti, direttore di Urologia 1, coadiuvato dal professor Alessandro Zucchi dell'Università di Pisa.

La paziente, di circa sessant’anni e proveniente dalla Provincia di Lucca, è stata operata e, nell’arco di due mesi, ha pienamente recuperato la funzionalità di entrambi i reni.

La fibrosi retroperitoneale, infatti, è una malattia rara caratterizzata dalla formazione di tessuto infiammatorio e fibroso nella parete posteriore dell’addome. Tra i sintomi ha un dolore costante ai fianchi, al dorso o all’addome e, quando sono coinvolti gli ureteri, il dolore può essere di tipo colico. Si possono infettare le vie urinarie e si può infine ostruire l’uretra, portando alla perdita di funzionalità di uno o entrambi i reni. 

Nel caso specifico, la paziente, costretta a portare per lungo tempo una fastidiosa derivazione urinaria causata dell’ostruzione, era in cura nell’unità operativa Nefrologia trapianti e dialisi, diretta dal professor Vincenzo Panichi. Non rispondendo ai trattamenti medici, è stata dunque scelta la strada chirurgica.