Attualità

Chirurgia mini invasiva per il nodulo polmonare

Nodulo polmonare, il percorso assistenziale all'interno dell'azienda ospedaliero universitaria pisana con il ruolo della chirurgia mini invasiva

Cristina Zirafa, Annalisa Deliperi e Franca Melfi (sedute); Gaetano Romano, Gianpiero Manca e Federico Davini (in piedi).

È attivo in Aoup il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale dedicato al “Nodulo polmonare di ndd (non definita diagnosi): chirurgia mini-invasiva radioguidata e nuove tecnologie”; ne è referente il dottor Federico Davini, della Chirurgia toracica mini-invasiva e robotica, diretta dalla professoressa Franca Melfi.

Il nodulo polmonare solitario è una lesione sferica con diametro uguale o inferiore a 3 cm. La scoperta occasionale di un tale nodulo è una circostanza frequente che, in caso di diagnosi di tumore, porta ad una prognosi favorevole se il paziente viene trattato in fase precoce. Il trattamento standard per un nodulo polmonare solitario con diagnosi di tumore è senza dubbio la chirurgia.
La conferma viene da studi internazionali, italiani e specificamente pisani. Il National lung screening trial, cosi come lo studio Nelson, hanno rilevato una riduzione della mortalità per tumore polmonare del 30% grazie all’utilizzo dello screening con Tac in una popolazione ad alto rischio. L’Aoup ha partecipato allo studio Italung che ha fornito risultati simili in una popolazione toscana di soggetti a rischio.
In Aoup il trattamento dei noduli polmonari solitari è iniziato con uno studio del 1997 che, grazie all’interazione di più discipline, ha portato a trattare fino ad oggi circa 500 pazienti. Il nuovo Percorso è per sua natura multidisciplinare: vi partecipano chirurgo toracico, medico nucleare, anestesista, radiologo, anatomopatologo e pneumologo.