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"Chiudere piazza Cavalieri? Un'offesa alla città"

La posizione di Confcommercio: "Chiudere la piazza è una provocazione del tutto irricevibile, una grave limitazione della libertà"

E' questa la posizione di Confcommercio Pisa espressa per bocca del suo direttore Federico Pieragnoli: “Nemmeno per scherzo è immaginabile la chiusura di una delle più belle e prestigiose piazze di Pisa, lì dove in antico si trovava il foro romano e nel medioevo il fulcro politico della Repubblica di Pisa. Pensare di chiudere una piazza, che per eccellenza è un luogo aperto alla fruizione delle persone, è nei fatti una aberrazione e un'offesa alla città”.

Secondo Pieragnoli “provocazione per provocazione, dovrebbero essere blindati i luoghi più belli o più frequentati di Pisa, da piazza delle Vettovaglie, come già hanno proposto in passato, fino a piazza Arcivescovado. E' chiaro che questo pseudo ragionamento non sta in piedi e l'idea di una grave limitazione della libertà di vivere e godere la città è nei fatti inaccettabile”.

Come non sta in piedi il paragone con piazza Duomo: “Solo ed esclusivamente il pericolo di attentati terroristici giustifica la chiusura notturna di piazza dei Miracoli. Ma la situazione di piazza dei Cavalieri e di altri luoghi cittadini è completamente diversa. Un rimedio peggiore del male blindare il centro storico, ferire in questo modo indegno una città d'arte a vocazione turistica, mettendo cancelli e inferriate solo per accondiscendere alle pretenziose richieste di qualche sparuto residente che sogna un centro pietrificato e museificato come fosse il proprio salotto di casa”.

“Chi crede di risolvere con queste inutili provocazioni i problemi della città – conclude Pieragnoli - ha già alzato bandiera bianca e accetta di arrendersi supinamente a tutti coloro che non rispettano le regole. Sono loro, gli spacciatori abusivi di alcolici e i minimarket irregolari che non rispettano tutta una serie di norme a dover essere messi sottotutela, non certo una delle piazza più belle al mondo. E' compito delle autorità preposte intervenire per fare rispettare le leggi, sanzionando chi sgarra, ed evitando di penalizzare gli imprenditori onesti che pagano le tasse, contribuendo al benessere economico dell'intera città”.