Le occupazioni scolastiche che nelle ultime settimane si sono moltiplicate a Pisa tornano al centro del dibattito politico. Questa volta è Angelo Ciavarrella, consigliere comunale della Lega e presidente della 1ª Commissione consiliare, a prendere posizione con un comunicato dai toni netti.
"Basta occupazioni, gli studenti tornino in aula e facciano politica al termine dell'orario delle lezioni", ha scritto Ciavarrella, che punta il dito contro quello che definisce "un comportamento dannoso per l'intera comunità scolastica".
Secondo il consigliere, "non è giusto che per volontà di pochi paghino tutti i cittadini" e che queste proteste "stanno creando non pochi problemi alla gestione dell’ordine pubblico e soprattutto al rispetto del calendario scolastico".
Non manca un passaggio polemico rivolto a parte del corpo docente: "Stupisce e fa sorgere molti interrogativi il fatto che alcuni insegnanti abbiano sposato questo modus operandi anziché cercare di portare i pochi studenti protagonisti di questi atti su posizioni più miti".
Ciavarrella sottolinea che "le occupazioni non sono attività didattiche" e che "costituiscono una vera e propria violazione del diritto allo studio così come sancito dall’articolo 34 della nostra costituzione".
"L’interruzione delle attività didattiche a opera di sparuti gruppi di studenti – ha aggiunto – lede il diritto della maggioranza dei nostri giovani di accedere a un'istruzione regolare e di qualità, compromettendo il loro percorso formativo".
Infine, ha ribadito che "il diritto di manifestare deve essere preservato ma chi lo esercita deve farlo con intelligenza e non prevaricando gli altri"