Politica

Cimitero suburbano, "Degrado e nessuna programmazione"

Dopo un sopralluogo i consiglieri Biondi e Pagnin chiedono a gran voce un intervento del Comune: "Ci sono pericoli anche per l'incolumità"

"Anziché essere un luogo di rispetto e memoria, è diventato un monumento all’incuria e all’abbandono". Comincia così la denuncia dei consiglieri del Partito Democratico Marco Biondi e Silvia Pagnin, che nei giorni scorsi hanno svolto un sopralluogo nel cimitero suburbano di Pisa.

I due, infatti, hanno lanciato l'allarme sulla situazione della struttura. "Il camposanto di Pisa è un simbolo di antica tradizione, un capolavoro che incornicia piazza del Duomo - hanno spiegato - inaugurato nel 1783, oggi è un esempio palese di come l’amministrazione comunale abbia ignorato le proprie responsabilità, lasciando che il degrado prendesse piede. Lapidi rotte, tetti pericolanti, crolli delle volte dei porticati e nelle cappelle gentilizie, tombini scoperti e radici di alberi che devastano marciapiedi. Un’area che dovrebbe essere un luogo di silenziosa riflessione e di rispetto per i defunti si è trasformata in una giungla".

"Non è solo una questione di estetica, ma anche di sicurezza: i pericoli per la pubblica incolumità sono evidenti - hanno aggiunto - alcuni punti del cimitero sono inaccessibili a causa dei crolli, e alcuni degli edifici non sono più sicuri da visitare. Eppure, il cimitero suburbano custodisce le tombe di numerosi personaggi illustri, tra cui il matematico e informatico Alessandro Faedo, tra i padri del satellite, ma anche cappelle di famiglie nobili come i conti di Alliata, i Della Gherardesca e i Guidi. Queste tombe, simbolo della storia culturale e sociale della città, sono ormai immerse nel degrado: Ogni giorno che passa senza un intervento serio, si perde un pezzo della memoria storica di Pisa".

"A che punto è il piano di intervento del Comune? La promessa di intervenire con nuovi finanziamenti per la manutenzione straordinaria e la valorizzazione di questi luoghi storici è stata ripetuta più volte, ma mai tradotta in azioni concrete - hanno proseguito Biondi e Pagnin - è evidente come manchino una visione chiara e una programmazione adeguata. Le risorse finanziarie non mancano, ma vengono sprecate in altre direzioni, mentre il patrimonio storico e culturale della città è lasciato a se stesso".

"Il cimitero potrebbe diventare una risorsa non solo per la memoria storica, ma anche per il turismo culturale, diventando un luogo di riflessione, di arte e di recupero del passato - hanno concluso - è ora di dire basta. La città di Pisa merita di più, i cittadini e le famiglie dei defunti meritano rispetto. L’amministrazione comunale ha il dovere di intervenire urgentemente per fermare il degrado e restituire dignità a uno dei luoghi più simbolici della città".