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"Città paralizzata e affari in fumo"

ConfRistoranti contro Canapisa: "La tentazione di restare chiusi è forte". La street parade in concomitanza con il congresso nazionale di 400 primari

"La tentazione di chiudere ristoranti e locali è forte, ma alla fine resteremo aperti per garantire il servizio ai turisti e cittadini presenti". A Parlare è Daniela Petraglia, presidente di ConfRistoranti, che interviene così a meno di 24 ore dalla manifestazione antiproibizionista Canapisa, in programma domani per le vie del centro storico: “Fermo restando la libertà di manifestare, a pagare per tutti saremo noi imprenditori - dice Petraglia- perché questa manifestazione, che si svolge solo a Pisa, renderà quasi impossibile raggiungere le attività commerciali e i locali del centro. Non nascondo che la tentazione di molti di noi era quella di restare chiusi, ma alla fine ha prevalso la volontà di garantire comunque accoglienza e servizio a turisti e clienti che riusciranno a venire”.

“Insomma, Pisa sarà completamente paralizzata, in un giorno di sabato, dove la prospettiva economica è più interessante. In compenso – prosegue la presidente dei ristoratori di Confcommercio Pisa – con l'ordinanza che vieta la vendita per asporto di bevande alcoliche i venditori abusivi di alcolici godranno di una libertà totale. Tra l'altro, proprio domani è in programma a Pisa un importante convegno medico che porterà in città primari e professori. Non voglio pensare ai disagi che avranno e all'immagine che porteranno con se della nostra città”.

Conferma queste parole Mario Faugno, responsabile del palazzo dei Congressi: “Domani ospiteremo un congresso nazionale di oltre 400 primari e professori urologhi riuniti qui a Pisa. Penso solo alle difficoltà di traffico nello spostarsi in una città completamente bloccata dal corteo, e non voglio considerare lo spettacolo a cui assisteranno. Non si riesce a capire perché questa manifestazione non sia possibile decentrarla altrove”.