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Cocciniglia, "Allerta massima per San Rossore"

Il presidente Bani invita a controlli scrupolosi anche chi vive vicino al Parco. Alla Tenuta di Tombolo, intanto, sono in corso azioni di eradicazione

Un ramo infestato dalla cocciniglia tartaruga

Il focolaio di cocciniglia tartaruga individuato nello spazio verde dell'ex Ciclilandia, vera e propria minaccia per i pini domestici, preoccupa il presidente dell'Ente Parco Lorenzo Bani, che chiede di mantenere alta l'attenzione per evitare diffusioni a San Rossore.

"In accordo con la Regione, ci siamo coordinati immediatamente con i carabinieri forestali che già svolgevano i monitoraggi nei punti più a rischio - ha spiegato -attualmente, nella Tenuta di San Rossore e a Migliarino, non sono stati ritrovati sintomi di attacco, ma le verifiche stanno continuando data la gravità del problema".

Diversa la situazione nella Tenuta di Tombolo, per la quale la Regione ha emanato un decreto che prevede per il bosco di Tirrenia delle azioni di eradicazione con iniezioni di insetticidi, potatura dei rami infestati della pianta e uso di un trattamento specifico del materiale legnoso per evitare la diffusione della cocciniglia. Le azioni sono in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, l'istituto di riferimento a livello nazionale per la protezione delle piante.

La cocciniglia tartaruga attacca i pini, soprattutto il pino domestico. La sua alta capacità riproduttiva e l'assenza di antagonisti la rendono un'infestazione molto pericolosa. I sintomi dell'infestazione, comuni alle altre cocciniglie, sono l'ingiallimento degli aghi, il rilascio di goccioline lucide ed appiccicose che, con il tempo, diventano nere, ma anche il diradamento della chioma dell'albero.

"Faccio un appello a tutti coloro che, dai parchi pubblici ai giardini privati, sono proprietari di aree verdi sia all'interno del Parco, sia fuori - ha concluso Bani - dobbiamo controllare costantemente i pini e, in caso di infestazione sospetta, va segnalata subito alla Regione. Inoltre per l’acquisto di giovani pini da impiantare va controllata la provenienza ed evitati i vivai situati nelle Regioni fortemente colpite, oppure vanno scelte altre specie di alberi".