Attualità

Colera, la 46a in Niger con un carico di farmaci

Un C130J della Brigata Aerea pisana è atterrato ieri a Niamey per una missione umanitaria. A bordo farmaci e presidi anticolera

Un C-130J della 46esima Brigata Aerea è volato in Niger con un carico di circa sette tonnellate di farmaci, presidi medici ed un'attrezzatura per depurazione, raccolta e distribuzione di acqua potabile donati dall'Italia, tramite il Ministero degli affari esteri e la cooperazione internazionale (approvvigionamento dal deposito UN di Brindisi). 

Tale materiale è stato donato a seguito di una richiesta di supporto sanitario espressa dal Ministero della Salute Pubblica del Niger al fine di contrastare l'epidemia di colera che sta affliggendo la regione di Maradi. Sono stati, inoltre, donati al Ministero della difesa materiali per uso sanitario.

La cerimonia di consegna del materiale alle Autorità civili nigerine, organizzata dall'Ambasciata d'Italia e dal personale militare della Missione bilaterale di Supporto nella Repubblica del Niger (MISIN), si è svolta ieri, lunedì 30 luglio, all'interno della Base Aerea di Niamey, alla presenza del Ministro della salute pubblica, Illiassou Idi Mainassara, ed altre autorità civili e militari nigerine, dell'incaricato di affari dell'ambasciata, Angelo Petruccio, e del comandante della missione, gen. B. Antonio Maggi

Il Ministro della salute pubblica nigerino, durante il suo intervento in diretta su Tele Sahel, ha colto l'occasione per ringraziare il Governo italiano per aver contribuito con questa donazione ad assicurare uno specifico trattamento sanitario alla popolazione. Grazie a tale donazione, coordinata dalla MISIN, sarà possibile assicurare le cure di base per migliaia di persone, oltre ad un trattamento sanitario specifico per le popolazioni colpite dall'epidemia di colera.

Un precedente carico umanitario con oltre 15 tonnellate di farmaci e presidi sanitari era stato trasportato con un KC-767 del 14° Stormo dell'Aeronautica Militare lo scorso 24 aprile.

"Tali donazioni - hanno spiegato dal Ministero della difesa -, oltre a rappresentare un segno della volontà di supportare fattivamente le autorità nigerine a fronteggiare una situazione emergenziale, costituiscono nel contempo la chiara dimostrazione di come le missioni svolte dalle nostre Forze Armate all'estero si caratterizzino sempre più marcatamente come interministeriali e interagenzia, nonché come espressione dell'impegno dell'intero 'sistema Paese' nell'aiuto concreto alle realtà locali dove si interviene e nella tutela degli interessi nazionali".

(foto: Difesa.it)