Politica

"Dal Comune nemmeno un euro per le case popolari"

Sugli annunciati interventi per sistemare alcuni alloggi Erp, i consiglieri Picchi e Basta (Pd) ricordano che derivano da finanziamenti esterni

"Non sappiamo se la consigliera Poli ha avuto una delega specifica - polemizzano Olivia Picchi e Vladimiro Basta, consiglieri comunali del Partito democratico -, fatto sta che dell'emergenza abitativa se ne occupa quasi più lei dell'assessora deputata. Bene, l'importante è che qualcuno lavori sul tema ma soprattutto che ci impieghi risorse. Almeno l'assessora lo ha ammesso, Poli no, ma gran parte degli investimenti sugli alloggi Erp non sono comunali ma statali e regionali". 

"Vale per tutto quello fatto fino ad adesso - argomento i due consiglieri Pd -, fino all'ultimo intervento che vede la Regione Toscana finanziare per oltre 1 milione di euro gli interventi su via Merlo e via Matteucci. Poli denuncia problemi sulle manutenzioni dopo decenni di abbandono. Dovrebbe spiegarci allora una cosa. Questa maggioranza ha avuto in eredità oltre 20 milioni, il Sindaco ne annuncia altri 21 per la liquidazione di Cpt. A questo aggiungiamo che il Comune di Pisa ha avuto per l'emergenza Covid fondi statali e regionali per oltre 10 milioni a fronte di una riduzione di entrate di 2,5 milioni. La differenza giace in parte nella casse del Comune (a quale titolo non è dato sapere), in parte è stata destinata ai lavori pubblici da realizzare. Non un euro per l'emergenza, non un euro per gli interventi sulle case popolari

Per Picchi e Basta si tratta di "una scelta politica chiara: si infiora il centro, il resto viene dopo. Paradossale in un momento di crisi economica, paradossale perché ci sarebbero state comunque le risorse per tutto".

"C'è o no un piano delle manutenzioni?" chiedono, in conclusione, a Poli e Gambaccini, definite "le due paladine". "Quanto impegna economicamente il Comune? Vorremmo delle risposte, perché i discorsi li porta via il vento (come le biciclette) e le persone intanto sono costrette a vivere in condizioni non dignitose e ad appellarsi al buon cuore di chi porta loro pacchi alimentari e giochi per i bambini".